Mysia «No Backwards» (2008)

Mysia «No Backwards» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
729

 

Band:
Mysia
[MetalWave] Invia una email a Mysia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mysia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mysia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Mysia

 

Titolo:
No Backwards

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone :: Vocals
Alexander :: Guitars
Bruno :: Guitars
Daniele :: Bass
Omar :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
36' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Prima prova per gli abruzzesi Mysia, mezz'ora di musica per cinque brani discretamente ricercati nelle strutture. Le tracce sono prevalentemente legate al recupero di certe sonorità proposte quasi vent'anni fa da band come Paradise Lost e Anathema, anche se cercando di inglobare una maggior dose di death metal e proponendo sporadicamente delle soluzioni divaganti. Il risultato non è per nulla deprecabile, anzi. La produzione non particolarmente brillante unita a dei riff non sempre freschi sono gli unici due punti deboli dell'intero album, fortunatamente si tratta di dinamiche facilmente ovviabili con il tempo e l'esperienza. Intanto possiamo goderci questa piccola opera tetra e soffocante di death/doom appoggiandoci su almeno due tracce davvero ben composte: la prima “Red Tears”, lunga oltre sette minuti si muove su una decadenza morbosa a partire dai lamentosi versi arpeggiati introduttivi, fino alle chitarre sature ed evocative, urlate e lacerate in mezzo le quali spunta anche una parentesi femminile e blasbeat. E la conclusiva, convulsa traccia nascosta che comprende riff pomposi e oscuri, situazione supportate da opachi suoni di drum machine, gotici stacchi melodici, momenti di urla e delirio puro, con un feeling da suicidio. Questa è senza dubbio la traccia più completa e quella più personale (anche se lo spettro degli Anathema di “Silent Enigma” si fa sentire qui e lì) ed è anche la direzione su cui credo dorrebbero puntare maggiormente. Un esordio dagli spunti davvero interessanti e per un debutto e pure troppo. Un commento a parte va fatto per la piacevole grafica di copertina dai toni misteriosamente tribali.

Track by Track
  1. Unhinge My Hate 60
  2. Her Cold Breath 65
  3. Ted Tears 75
  4. Existence 65
  5. Cera Vuota 70
  6. Ghost Track 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
68

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 729 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti