Scutternash «Resurrection Fever» (2007)

Scutternash «Resurrection Fever» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
815

 

Band:
Scutternash
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Titolo:
Resurrection Fever

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Manny Loy :: Bass
Raff Mongiana :: Vocals
Nazza Pisani :: Drums
Dave Cusano :: Guitar
Mike La Rizza :: Guitar

 

Genere:

 

Durata:
52' 24"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Terza fatica per gli italiani Scutternash, heavy band calabrese con un demo e un album all’attivo, quindi nemmeno gli ultimi arrivati si potrebbe dire, tuttavia chi ascoltasse “Resurrection Fever” sarebbe incline a pensare che Raff Mongiana e soci non siano altro che cinque ragazzini che registrano in cantina le loro prime banali creazioni metal.

Sarebbe un peccato pensarlo è vero, ma non si allontanerebbe troppo dalla realtà. A mio parere i nostri non hanno prodotto sufficientemente bene un album che, se fosse stato curato con più dettagli, sia ritmici che di incisione discografica proprio, sarebbe uscito fuori apprezzabilissimo (anche se un po’ noioso).

I Judas Priest li conosciamo (e li dovremmo conoscere) tutti ergo se si vuole suonare heavy metal a regola d’arte è quasi d’obbligo passare sopra a loro e a band come Deep Purple e altri ancora che hanno costituito la storia di ciò che a noi piace tanto ascoltare.

L’imprecisione regna negli Scutternash..imprecisione determinata proprio da riff quasi scollegati fisicamente da elementi ritmici. Sembra che ogni strumento segua una sua strana ritmica e ciò, specialmente nel genere dai nostri affrontato, non va mica bene, anzi..rischia di far apparire il tutto come una massa banalissima e quasi imbarazzante di canzoncine strutturate tute allo stesso modo quindi farebbe sorridere addirittura.

Ammetto di aver provato noia nell’ascolto di questo full-lenght nonostante gli Scutternash tentino anche con qualche ballad heavy di presa facile all’orecchio..forse fin troppo facile da risultare trita e ritrita.

Ulteriore peccato in quanto la voce del cantante è molto valida ma è sprecata in questo contesto, secondo il mio modesto parere.
Un giudizio basso dato a malincuore. Speriamo meglio per il futuro.

Track by Track
  1. Trident 55
  2. After The End 50
  3. Out Of Control 60
  4. Sons Of The City 65
  5. Eyes In The Storm 55
  6. Sweet Little Suicide 69
  7. Reptile Love 55
  8. Living In The Darkside 62
  9. Resurrection Fever 60
  10. Scutt For Freedom 62
  11. Sandy 63
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 52
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
58

 

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