Ebola «In Borrowed Plummes» (2006)

Ebola «In Borrowed Plummes» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Tamas »

 

Recensione Pubblicata il:
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1417

 

Band:
Ebola
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Titolo:
In Borrowed Plummes

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Teg: voce
Roberto: chitarra
Andrei: basso
Mizio666: batteria

 

Genere:

 

Durata:
25' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In Borrowed Plumes è il nuovo EP degli Ebola, uscita targata 2006 e limitata a 1000 copie per conto dei tipi della Copro Records con distribuzione Plastic Head. Il cd è composto da cinque brani, tre presi dal precedente mini cd ma remixati e ri-cantati e due composti per l’occasione (in inglese). La band romana propone un metal core molto particolare e (per fortuna) distante dai soliti nomi noti: si passa da riffs death metal a raffinati passaggi chitarristici alla My Dying Bride. A mischiare ulteriormente i generi ci pensa Teg, cantante urlatore che alterna screaming malsane a parti parlate o sussurrate.
La traccia d’apertura è Dimenticare, cantata in italiano ed è la più breve e violenta del lotto. Segue Lemuria, prima canzone in lingua inglese per gli Ebola: il brano è complesso e ricco di cambi d’umore unendo spunti di death melodico (Centinex) ad arpeggi tristi e a parti più massicce adatte all’headbenging. Lucio Fulci has got a New Mania è, a parer mio, il brano meglio riuscito di In Borrowed Plumes: inizio sulfureo e brutale, riffs vagamente svedesi e Mizio666 che alla batteria svolge un buon lavoro tra rullate veloci e beat blast. La seconda parte della canzone è caratterizzata da riffs armonizzati dal vago umore malinconico. Un inizio arpeggiato segna l’intro di Tragica, canzone cantata in italiano che ricorda i Verdena più depressi se non fosse per lo screaming di Teg e gli stacchi brutali a fine brano. Ultima traccia è Ancora Steso a Terra, anche questa cantato in italiano. L’inizio ricorda lo swedish death dei Dark Tranquillity di metà anni novanta prima che (di nuovo) riffs armonizzati prendano possesso della canzone accompagnando l’ascoltatore verso la fine di questo “lavoro.
Quello che stupisce degli Ebola è il loro mescolare sapientemente generi diversi tra loro amalgamandoli con cura e personalità: per questo i brani non risentono gli improvvisi stacchi grind o le brusche frenate con arpeggi puliti e di ampio respiro. Unica pecca del lavoro è la non eccellente qualità audio…la batteria non è corposa e il sound generale è poco incisivo e pesante come invece il genere chiederebbe. L’artwork è semplice ma completo di tutte le informazioni utili, dai testi ai contatti, peccato le scritte siano colore nero, il che rende difficoltosa la lettura su fondo rosso.
In conclusione si tratta di un buon lavoro, che lascia ben sperare per il futuro dei ragazzi, magari per un nuovo cd con brani inediti. Le capacità tecniche e compositive ci sono!

Track by Track
  1. Dimenticare 66
  2. Lemuria 70
  3. Lucio Fulci has got a New Mania 75
  4. Tragica 72
  5. Ancora Steso a Terra 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 72
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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