Intervista: Temperance

I Temperance Dopo la recensione positiva di The Earth Embraces Us All, Metalwave non poteva perdere l'occasione di conoscere un pò meglio una delle band di maggior talento dell'ultimo periodo. Giulio Capone, batterista dei Temperance ci parla di loro, dei progetti futuri e dell'ultimo album. Buona lettura!

 

1- Come è nata la band? Raccontateci un pò di voi.

Ciao, la band è nasce inizialmente dopo la messa in pausa dei Bejelit. L'ultima line-up comprendeva quattro quinti dei Temperance e quindi abbiamo deciso di continuare a suonare assieme anche con una voce completamente differente. Non avevamo un piano ben preciso quanto piuttosto la semplice voglia di fare nuova musica e percorrere strade ancora nuove per noi. Quindi io, Marco, Luca e Sandro abbiamo contattato Chiara per ricoprire il ruolo di frontwoman ed ecco che sono nati, per pura passione, i Temperance. Diverse persone mi hanno chiesto se questa band fosse una scociatoia per "il successo"...a parte che il successo è ben altro, mi sento di ribadire che la band è nata in modo molto spontaneo e molto di pancia, senza un preciso piano. Ci siamo solamente guardati in faccia e abbiamo deciso di trasformare in musica quello che ci passava per la mente in quel momento.

2- Come sono distribuiti i ruoli nel processo di compositivo-creativo?

Abbiamo un processo creativo piuttosto consolidato e che ci ha permesso sempre di mantenere un certo ritmo compositivo: di solito le composizioni partono da me e Marco, e dato che scriviamo assieme da diversi anni ormai sappiamo esattamente come agire. In un certo senso ci si compensa nella stesura e nell'arrangiamento e questo velocizza enormemente il lavoro. Pensa che uno dei brani più lunghi di The earth embraces us all "Advice from a Caterpillar" è stato composto praticamente in un'ora.
Dopo questa prima fase di preproduzione e scrittura i brani vengono "rivelati" a tutti e ci si lavora assieme per trovare diverse soluzioni e ovviamente per scriverne le liriche che da Limitless in avanti sono tutte ad opera di Chiara.

3- Tutto sommato non è trascorso molto tempo dal vostro precedente album e, considerando il fatto che siete stati molto attivi sui palchi, come siete riusciti a trovare il tempo per un nuovo disco?

In realtà il disco è pronto da quasi un anno. Siamo sempre piuttosto rapidi nella composizione e nell'arrangiamento del nuovo materiale. Componiamo sempre in modo molto istintivo senza farci troppi pensieri su cosa è o non è metal e secondo me questo accelera molto il processo.
Anzi, posso dirti che il materiale composto tanto per il precedente Limitless che per questo The earth embraces us all è molto più di quanto sia stato poi realmente utilizzato...probabilmente con tutte le song che non abbiamo scelto ci si potrebbero fare un altro paio di album completi eheh:)

4- Parlateci un pò del vostro nuovo lavoro " The Earth embraces us all".

The earth embraces us all è il nostro terzo full lenght album e sarà ufficialmente disponibile dal 16 di Settembre attraverso Scarlet Records. Posso dirti che l'edizione giapponese conterrà una traccia in più e che ancora una volta l'artwork è stato curato da Gustavo Sazes. Come per i precedenti album è stato registrato e prodotto al Music Ink studio e successivamente mixato da Simone Mularoni. Insomma squadra che vince non si cambia. L'unica differenza è la lineup che ora conta solamente 4 persone e non più 5 dopo la fuoriuscita di Sandro (chitarra).

5- C'è qualche traccia alla quale siete più legati o per la quale avete un ricordo particolare?

Penso che ognuno abbia dei ricordi diversi legati ai nuovi brani quindi non saprei risponderti a nome degli altri. Posso dirti che per me non c'è un brano al quale son rimasto maggiormente affezionato. Forse proprio Advice from a Caterpillar per il motivo di cui ti parlavo prima, la velocità e la naturalezza con cui è nata una song così particolare per noi e così lunga.

6- Maschere, la quinta song, è in italiano. Potrebbe quasi essere una scelta coraggiosa. C'è un motivo o semplicemente è nata così?

E' stata una cosa nata un po' per gioco e poi abbiamo deciso di proporre un brano nella nostra lingua che di certo non ha da invidiare nulla a quelle più usate nel genere. Poi era un modo per sperimentare qualcosa di nuovo. Come sempre non è un piano a monte ma solo la voglia di provare ogni soluzione possibile e trovare quella che soddisfa maggiormente noi in primis.

7- Ho notato che più brani hanno la caratteristica di avere diversi tempi. Ad esempio, The Restless Ride, la traccia che preferisco... spiegateci come è nata.

The restless ride nasce in una forma ancora più lunga che poi abbiamo deciso di snellire un po' in fase di registrazione. Si tratta dell'unico brano dove ho scritto personalmente il testo ed è palesemente ispirato al film Interstellar e alla tematica dell'abbandono del nostro pianeta per cercare una nuova casa.Un vero salto nel buio...così come l'intero album è un salto nel buio per noi data la particolarità delle soluzioni proposte. Vedo The Restless Ride come il riassunto del nuovo album.

8- Mi è sembrato di cogliere qualche accenno quasi folk, qualche nuovo strumento in alcuni punti del nuovo album. Questo è dovuto a nuove influenze?

Più che nuove influenze sono state letteralmente le nuove composizioni a nascere con l'idea di far partecipare strumenti nuovi per noi o comunque poco comuni nel genere come il sax soprano.
Altri come il violino o la cornamusa sono decisamente più utilizzati (e abusati) e abbiamo cercato di concentrarci sulla resa finale dei brani più che sul voler a tutti i costi cercare di usare mille strumenti. Non credo siano diverse influenze dato che bene o mane siamo sempre influenzati dagli stessi artisti di sempre.

9-Avete condiviso il palco con band di notevole importanza (Nightwish, Apocalyptica, ecc.). Come vi siete trovati?

Direi bene, sono stati sempre tutti molto gentili con noi e pur se eravamo i pesci piccoli ci hanno ascoltato e dato attenzione. Sono sempre situazioni in cui si ha l'onore di osservare da vicino come lavorano i veri professionisti del settore, lontano anni luce da sedicenti "big" del quartiere ahaha.
Inoltre sono preziose occasioni per toccare con mano quanto personaggi di levatura mondiale siano umili e disponibili a dispetto del loro successo.

10- Cosa pensate possa differenziarvi da altri gruppi che propongono uno stile simile al vostro?

Siamo stati accostati a diverse band ma credo fosse semplicemente un modo per inquadrare in qualcosa di già fatto la nostra proposta e spesso questi paragoni mi sono sembrati forzati. Per esempio ci hanno spesso accostato agli Amaranthe quando, ad esempio, il nostro approccio alle tastiere è diametralmente opposto, o anche la struttura ritmica dei brani. Cosa ci differenzia?
Forse l'immediatezza dei brani pur mantenendo un'impostazione "progressive" nella scrittura data proprio dalla totale libertà compositiva che abbiamo sempre mantenuto. Molte band "concorrenti" sembrano cercar di voler stupire l'ascoltatore ad ogni battuta, più per marketing che per una reale necessità artistica.

11- Quali sono i vostri progetti e impegni futuri?

Adesso la priorità è promuovere il nuovo album in Italia e all'estero e in tal senso c'è già parecchia carne al fuoco! A Novembre saremo in Spagna, Svizzera più altre date in Italia! Poi con l'anno nuovo potrebbero esserci delle novità ma è ancora presto per parlarne!
Sicuramente non ci dedicheremo ad un nuovo album prima di un bel po'...

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Intervista di Reira Articolo letto 2771 volte.

 


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