Agabus «Agabus» (2001)

Agabus «Agabus» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Glory Rider »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2952

 

Band:
Agabus
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Titolo:
Agabus

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Aromatisi (vocals)
- Emiliano Alquà (guitars)
- Matteo Binda (bass)
- Paolo Micheli (drums)

 

Genere:

 

Durata:
36' 34"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2001

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Salve ancora, popolo metallico! Quest’oggi mi ritrovo a recensire i giovani Agabus, four-piece di origini lombarde dedito a sonorità che nell’arco di questo disco autoprodotto, risalente alla fine del 2001, spaziano dal Thrash Metal più Sepultura-oriented (del periodo di “Arise” e “Roots”, per la precisione) al Nu-Metal più pesante di band come Slipknot o Soulfly, non disdegnando però di inserire nel proprio sound influenze dei System of a Down per le parentesi melodiche e del Death Metal, per i momenti in cui le ritmiche si fanno più sostenute. Pur non essendo un estimatore di queste sonorità, sono stato comunque impressionato positivamente da questo demo-cd, soprattutto per la scelta, da parte del giovane Metal-act, di alternare il cantato gutturale e screaming, a quello melodico, che tra i diversi tipi di esecuzione vocale è quello che rende meglio. Per quanto riguarda la parte ritmica, la batteria ed il basso fanno il proprio lavoro discretamente e scelgono bene i momenti in cui crescere o rallentare, per favorire i momenti di apertura melodica in quest’ultimo caso; a proposito delle parti di chitarra, i riff sono adeguati al genere proposto, semplici ed energici e gli assoli sono pressoché inesistenti o sostituiti da brevi fraseggi: nota negativa per quanto riguarda i miei gusti personali, ma tuttavia il tipo di sonorità proposto tradizionalmente non prevede assoli. Parlando della produzione del disco, c’è da dire che i suoni scelti sono discreti ed adatti al genere ed i livelli degli strumenti sono ben equilibrati. Tra i momenti migliori della release cito: “Slaves of this society”, diretta e trascinante, “The Night of Revenge”, giocata su un mid-tempo ben variegato da accelerazioni e stop, “Diatrema”, dalle atmosfere soffuse ed intimiste, “Cemetery”, più Death-oriented e “Corrupt mentality”, impreziosita da stacchi serrati e metallici. Visto nella sua totalità, questo lavoro presenta una band dotata di buone idee, ma troppo debitrice nei confronti delle sonorità di riferimento; quindi, per il futuro consiglio a questi ragazzi di aggiungere quel poco di personalità in più per arricchire il proprio sound e li invito a virare verso sonorità più tradizionalmente metalliche e thrasheggianti, visto che i brani più riusciti sono proprio quelli, a mio avviso, derivanti da questi indirizzi musicali. Infine, auguro buona fortuna agli Agabus e spero che essi vogliano seguire il mio consiglio. In bocca al lupo!

Track by Track
  1. Restless walls of affliction 55
  2. Slaves of this society 75
  3. Oppressive dogma 65
  4. The night of revenge 75
  5. Sunbeams vitae 65
  6. Diatrema 80
  7. Ghastly soul 70
  8. Cemetery 70
  9. Void predicant of nothing 60
  10. Corrupt mentality 70
  11. Responses live 65
  12. Totalitarian state live 70
  13. The night of revenge live 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

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