LaColpa «Post Tenebras Lux» (2020)

Lacolpa «Post Tenebras Lux» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.03.2021

 

Visualizzazioni:
1194

 

Band:
LaColpa
[MetalWave] Invia una email a LaColpa [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di LaColpa [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di LaColpa

 

Titolo:
Post Tenebras Lux

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Moio :: basso;
- Cecco Testa :: synth, il rumore, i campioni;
- Davide Boeri :: batteria;
- Davide Destro :: chitarre;
- Mario Olivieri :: voce;

 

Genere:
Blackened Doom / Noise

 

Durata:
43' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.12.2020

 

Etichetta:
Brucia Records
[MetalWave] Invia una email a Brucia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Brucia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Brucia Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Post Tenebras Lux” legato ad un Bleckened doom Noise e secondo album dei nostrani La Colpa, si mantiene sostanzialmente sulla stessa linea compositiva del debutto uscito nel 2017. Al di là dell’ambientazione che si respira ed immancabilmente si ascolta, la band offre uno scenario totalmente oscuro ed inquietante, in cui a prendere il sopravvento sono le costanti e continue iniziative sperimentali generate dal synth e all’interno delle quali un delirante scream accompagnato da ritmiche di batteria e suoni di chitarra fanno tutto il resto. Il delirio esternato è frutto di dolore e sofferenza i cui lamenti non ottengono ascolto e quindi destinate a rimanere nel nulla al pari della condizione di accettare remissivamente il tutto che non glorificherà ma porterà ad una ulteriore consapevolezza ovvero quella che di considerare l’esistenza un errore e nulla di più. Le cinque tracce del disco di propagano per poco meno di 45 minuti di ascolto alla fine del quale si rimanere quasi frastornati e imperniati nel magma sonoro sviluppato tra doom e noise, all’interno di uno scenario surreale di pura follia. Sotto il profilo strutturale, tolti in ogni caso le ambientazioni, la band riesce a forgiare ritmicamente un positivo risultato che lascia tutt’altro che indifferenti. Un lavoro destinato a chi ama scenari manicomiali e per chi è dotato di particolare e sopraffina attenzione nell’apprezzare un genere che è e resta indubbiamente riservato a pochi.

Track by Track
  1. Teosofia del dolore S.V.
  2. Opale nero 65
  3. Martyrdrome 70
  4. Accogliere l'agonia 70
  5. Reliquie 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 22.03.2021. Articolo letto 1194 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.