Winterage «The Inheritance of Beauty» (2021)

Winterage «The Inheritance Of Beauty» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
24.12.2020

 

Visualizzazioni:
1091

 

Band:
Winterage
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Titolo:
The Inheritance of Beauty

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele Barbarossa Vocals Gabriele Boschi Violin Gianmarco Bambini Guitars Matteo Serlenga Bass
Luca Ghiglione Drums
In The Inheritance of Beauty album
Daniele Barbarossa Vocals, Lyrical Vocals & Choirs
Gabriele Boschi Violin, Orchestral & Choral Arrangements, Orchestration Riccardo Gisotti Electric Guitars, Bouzouki
Dario Gisotti Uillean Pipes, Whistles
Matteo Serlenga Electric Bass
Luca Ghiglione Drums & Percussions
ORCHESTRA
Conductor Vito Lo Re
Violins I Gabriele Boschi, Alberto Mineo, Silvia Brusini, Emilia Gasparini
Violins II Giulia Subba, Benedetta Fabbri, Clara Mezzanatto, David Villaverde Navarro Violas Francesco Bagnasco, Alessandra Rizzone, Pietro Romagnoli
Cellos Delfina Parodi, Alice Ghiretti, Davide Di Blasio
Contrabbassos Davide Ritelli, Francesco Rocco
Flute & Piccolo Elisabetta Boschi
Oboe Mirko Foschi
Clarinet Ilaria Laruccia
Bassoon Michela Bozzano
Trumpet Majuran Chandrapatham
FOLK
Uillean Pipes & Whistles Dario Gisotti
Button Accordion Daniele Nicola
Bouzouki Gabriele Caporuscio, Riccardo Gisotti
CHOIRS
Soprano Soloist in La Morte di Venere Vittoria Leoni
Soprano Choir Benedetta Torre, Francesca Torre, Silvia Traverso
Female Choir Morena Campus, Naomi Piga, Sara Sabatini, Fiamma Odorico, Alessia Bruzzo, Serena Agostini Male Choir Roberto Tiranti, Daniele Barbarossa, Francesco Ciapica, Daniele Zampelli, Wild Steel
Bass Daniele Nicola
Scream & Growl Emanuele Biggi
Narrators Mattia di Pasquale, Peter Coates, Martyn Owen

 

Genere:
Symphonic Power Metal

 

Durata:
1h 2' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2021

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Wintertage tornano a deliziarci attraverso la loro musica con un album ricco di elementi che vanno dal classico al power-epic metal sino all’integrazione del folk (stampo irish) e un tocco medievale.
Un’opera articolata che ha purtroppo subito un ritardo causa di forza maggiore, ma che a gennaio avrete tutti la fortuna di ascoltare.
Dieci tracce che ci ripagheranno dell’attesa e che ora ci permettiamo di analizzare, seppur brevemente.

Attraverso le note iniziali di Ouverture è possibile comprendere la maestosità del progetto che abbiamo di fronte: un metal sinfonico operistico che presenta, solo verso la fine, un piccolo accenno folcloristico.
The Inheritance of beauty parte veloce e dinamica, il cantato è fiero e viene sostenuto da un ottimo lavoro di cori.
The wisdom of us rappresenta una vera e propria opera con cambi di tempo, ha un’evoluzione in continuo divenire che la rende ideale su un palco, ma anche come da attuare in un musical, a teatro.
Heroes and wonders ha uno stile maggiormente orientato all’epic metal,rimanendo comunque coerente e lineare con quanto ha preceduto.
The mutineers si rivela più sognante, come fosse stata intonata e suonata in un villaggio di guerrieri mille anni fa, il lavoro tecnico che sta dietro è da notare e coinvolge l’ascoltatore inserendolo in un altro mondo.
Orpheus and Eurydice è un power in cui la dimensione di studio limita l’enorme intensità del brano stesso, nonostante ciò il risultato è forte e vivace, melodico e potente.
Chain of heaven è un altro valoroso episodio in cui il power e l’epic si fondono in un contesto sinfonico complesso e impetuoso creando un qualcosa di notevole;
La morte di Venere è pura poesia cantata da una voce femminile soprano, magica e intensa.
Oblivion day è dinamica con un’ ottima base folk che rimane sullo sfondo senza disturbare o confondere la melodia principale.
The amazing toymaker mi ha ricordato, da subito, il pezzo finale che band come Nightwish inseriscono spesso: una sorta di racconto che si sviluppa in diversi tempi, contesti e mood, intricata e affascinante dal primo minuto di ascolto fino all'ultimo. Un finale col botto, insomma.

The inheritance of beauty è vera e propria arte espressa in voce e musica, impossibile non amare questo disco.
La cura che è stata data a ogni singolo elemento, il talento delle varie persone coinvolte nel progetto, la coerenza nello stile e nella composizione lo rende uno dei migliori ascolti che ho fatto negli ultimi anni.
Impressionante il lavoro degli archi e dei cori, l’aspetto sinfonico è a livelli alti, apprezzabili e godibili anche da orecchie esigenti.
Non posso e non voglio aggiungere altro perché, a parole, diventa arduo il compito di esprimere tanta bellezza. Consigliato vivamente.

Track by Track
  1. Ouverture 90
  2. The inheritance of beauty 90
  3. The wisdom of us 90
  4. Of heroes and wonders 90
  5. The mutineers 90
  6. Orpheus and Eurydice 90
  7. Chain of heaven 90
  8. La morte di Venere 90
  9. Oblivion day 90
  10. The amazing Toymaker 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
90

 

Recensione di reira » pubblicata il 24.12.2020. Articolo letto 1091 volte.

 

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