Stealth «Fight For Your Faith» (2014)

Stealth «Fight For Your Faith» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.10.2016

 

Visualizzazioni:
2040

 

Band:
Stealth
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Titolo:
Fight For Your Faith

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Daniele Gorbini :: bass, background vocals;
- Lorenzo Pimpini :: guitars;
- David Gasparetti :: drums;
- Ivan Lattanzi :: vocals, guitars, synths;

 

Genere:
Metal / Rock / Alternative

 

Durata:
39' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con una carriera decisamente lunga alle spalle, tornano i marchigiani Stealth a presentarci questo nuovo album intitolato “Fight for your Faith”, un lavoro particolare e ricco di influenze riconducibili ad un contesto metal, rock alternativo chiaro nitido in ogni profilo a cominciare dalla buona musicalità e dall’altrettanta ben riuscita registrazione. La parte cantata ci ricorda a tratti quella di Corey Taylor in un contesto meno irruento ma dello stesso potenziale, così come anche le ritmiche ricche non poco di groove sprigionato dal suono delle chitarre e in grado di coinvolgere costantemente l’ascoltatore con le loro semplici ma incisive prestazioni. Ritmiche semplici, suoni ben calibrati e strutture in continua evoluzione, fanno di questi dieci brani un ascolto decisamente piacevole e intenso. Primo della decade è “7 Hours Under Fire”, brano con apertura collegata ad un contesto bellico introduttivo all’interno del quale una chitarra grezza e tagliente offre un riff compatto che dà luogo ad una susseguirsi di ritmiche non troppo intense nei contenuti e moderata nel ritornello; la parte vocale, prevalentemente tendente ad un clean di tanto in tanto un po’ grintoso, effettua complessivamente una buona prova; è poi la volta di “Risiko”, altro brano pregno di groove oltre che di alternative musicale; ritmica compatta sia di batteria che di apparati armonici in generale; il successivo “Inner Land”, sempre realizzato su andature ritmiche moderate, presenta questa volta un contesto un po’ ristagnante rispetto ai precedenti brani dando un po’quell’idea di monotonia e assuefazione; quanto a “Perpetual War”, si concentra su un contesto metal improntato dall’inserimento di qualche elemento melodico capace di rendere il tutto maggiormente digeribile; si prosegue con il successivo “Statement to Death”, dove un riff deciso innesca la miccia ritmica che apporta quella giusta differenza affidando il tutto ad un’andatura maggiormente accelerata dove la buona batteria scandisce i suoi colpi in maniera decisa e prepotente; non troppo difficile il lead solo ma ben coordinato nell’elaborazione; “Consumerist Dictatorship” altro brano, insieme al successivo “Back Again”, all’interno dei quali si assiste all’inserimento di contesto elettronici che vanno ad incentrarsi sempre su andature moderate dove le chitarre non si risparmiano in corretti passaggi in alternanza. “Radiophobia” apre con uno scenario dall’effetto apocalittico dove un ennesimo quanto piacevole riff detta legge per la successiva dinamica delle ritmiche con tratti quasi esplosivi; si prosegue con “Natural Borders”, un brano a cui non manca nulla e al conclusivo “Last Rain” dall’apertura malinconica proposta dall’effetto d’apertura; il brano, ancora una volta, si sviluppa egregiamente offrendo una divertente armonia. E’ un disco che a distanza di anni non declassa affatto l’operato di questa band che tra gavette, svariati cambi di line up e relativi standby non ha mai perso quell’entusiasmo iniziale che l’ha da sempre caratterizzata.

Track by Track
  1. 7 Hours Under Fire 70
  2. Risiko 70
  3. Inner Land 65
  4. Perpetual War 70
  5. Statement to Death 55
  6. Consumerist Dictatorship 70
  7. Back Again 65
  8. Radiophobia 70
  9. Natural Borders 75
  10. Last Rain 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 18.10.2016. Articolo letto 2040 volte.

 

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