Eosphorus «Winds of Apep» (2014)

Eosphorus «Winds Of Apep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.07.2014

 

Visualizzazioni:
1334

 

Band:
Eosphorus
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Titolo:
Winds of Apep

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Oliver Spetze :: vox, guitar
Markus Svantessson :: guitar
Joel Haegerstrom :: bass
Victor Parri :: battery

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
1h 6' 8"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bellissimo secondo album per questi Blacksters Svedesi da Stoccolma Eosphorus, il cui secondo album è edito dalla nostrana Wormholedeath Productions.
Il cd è lungo 66 minuti, ha 10 tracce più intro, e nonostante io non sia facilmente un amante di albums così lunghi, “Winds of Apep” brilla per personalità senza cadute di tono per via di uno stile musicale intelligente, che prende i Watain e il feeling amaro dei loro brani, e poi vi aggiunge una spiccata vena crepuscolare e neanche tanto veloce ritmicamente, ma molto malvagia, evidentissima nel poker iniziale delle canzoni che vanno dalla bella “Satan Redeemer” alla splendida title track, che curiosamente è dotata di un finale col pianoforte. E in mezzo a questo quartetto di canzone perfettamente riuscito brilla anche “Infernal Light”, una canzone trucida, sempre più veloce e con una evoluzione musicale che ha dell’incredibile. Dalla seconda parte del cd, tuttavia, si cambiano influenze, ma non intensità: “Liber Anima” è più selvaggia e violenta, più old school, sullo stile dei primi Lord Belial e degli Horna, mentre con “Into Ashes” si arrivano a lambire perfino i grandi solchi dei Behexen, e si deve aspettare la struggente e Dissection-oriented “On the circle edge” per ritornare sui lidi sonori iniziali con l’interessante “Path of the dead”. Il viaggio termina con la furibonda “Woken”, che sfoga la velocità in maniera eccezionale, con influenze alla Ondskapt.
Insomma: come cerco di farvi capire dalle influenze sonore, con “Winds of Apep” c’è da leccarsi i baffi: l’album è spesso melodico, ma non annoia mai, trascina all’inverosimile, coinvolge, e aggredisce in maniera ragguardevole. Io non so davvero che dire: album da comprare a scatola chiusa, per stile musicale, compattezza, classe e credibilità dei brani. Amanti del black metal, se per voi il feeling si sprigiona con la melodia, la chitarra solista e le note piuttosto che con la pazzia sonora di altre ottime bands da me scoperte su queste pagine, come gli Imperial Triumphant, allora questo disco fa per voi. Poco da dire: questi ragazzi ci sanno fare.

Track by Track
  1. Into the night 65
  2. Satan Redeemer 80
  3. Infernal light 90
  4. Divina Potestate Satanae 80
  5. Winds of Apep 80
  6. Liber Anima 80
  7. Into ashes 85
  8. Stand by my side 80
  9. On the circle edge 80
  10. Path of the dead 90
  11. Woken 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 20.07.2014. Articolo letto 1334 volte.

 

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