Louder «Misraim» (2012)

Louder «Misraim» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Vincent »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Louder

Titolo:
Misraim

Nazione:
Italia

Formazione:
Marco – Vocals/guitar
Alberto - Bass
Philip - Drums

Genere:

Durata:
46' 38"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Nati nel 2007, i Louder arrivano da Alessandria e, dopo il primo EP N.I.T.R.O., si proiettano a pieno nel panorama musicale con questo primo cd della loro carriera musicale interamente autoprodotto. Quello che ci propongono con “Misraim” è un rock/grunge “terapeutico e di facile ascolto”, come lo definiscono loro...in effetti forse è proprio questo il loro punto forte: sono di facile ascolto. Se cercate infatti il gruppo innovativo, i Louder non fanno certamente al caso vostro, ma se volete ritornare un po’ indietro con la mente verso il Seattle Sound credo che troverete questi tre ragazzi perfetti . Il loro infatti è un grunge, stoner e rock sporco sapientemente composto ed amalgamato. Per quanto il gruppo sia molto preparato non credo che debbano rimanere confinati in questo mondo, dovrebbero cercare di osare di più e personalizzare quello che sembra un suond ormai sentito e stra-sentito. I brani sono comunque ben fatti, nulla da ridire: sono composti e strutturati dal punto di vista musicale in maniera impeccabile e la voce del cantante è paragonabile a quella dei gruppi che di questo genere sono stati i portabandiera. Marco infatti è certamente il componente principale, sia per quanto riguarda il fatto di essere il frontman, sia perché riesce a tirar fuori con la chitarra dei riff e degli assoli notevoli. Alberto poi ci mostra una parte ritmica di pari livello che non passa certamente in secondo piano, soprattutto nell’intro di “Between the Lines”. La batteria non è nulla di eccezionale, ma è l’ideale per questo genere, sinceramente non deve fare nulla di più, quello che fa lo fa bene. Veramente un ottimo lavoro. Purtroppo non riesco a dare risalto ad una canzone in particolare, proprio per il fatto del genere troppo simile a gruppi già sentiti, ma posso dire che c’è una buona alternanza di parti che trasudano proprio del Seattle Suond e parti più melodiche come “Best of Me” e “Brand New Day”. Questi ragazzi hanno dalla loro una buona preparazione tecnica ed un’ottima visione della musica, la nostalgia di grandi gruppi ormai defunti ce l’abbiamo tutti, ma credo che i Louder debbano puntare ad arricchire il loro sound se vogliono veramente fare la differenza in un mondo in cui ormai molti ripropongono il passato senza osare nel futuro.