New Branch «New Rose Of Tomorrow And Dead Unplugged» (2009)

New Branch «New Rose Of Tomorrow And Dead Unplugged» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
842

 

Band:
New Branch
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Titolo:
New Rose Of Tomorrow And Dead Unplugged

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Bevivino :: All Vocals, Guitars
Alex Parpinel :: Guitars
Eric Lucon :: Bass
Nico Odorico :: Keyboards

 

Genere:

 

Durata:
1h 2' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Alessandro Bevivino è un musicista dalle mille idee; è letteralmente impossibile porre un freno alla sua mente genialoide. Ci distraiamo un attimo ed ecco che lui ritorna con un disco diverso dal precedente. Come non apprezzarlo?
I New Branch sono un progetto solista del nostro amico. L’idea prese forma nel 2003 concretizzata nel 2005 nel disco omonimo prodotto da Audiowave Studio e poi ritornata alla ribalta con questo “New Rose Of Tomorrow And Dead Unplugged” datato 2009, disco semi acustico che raccoglie tutte le influenze sonore maturate nel corso degli anni nel progetto dei nostri.
Qui, per ora, il Bevivino raggiunge il suo apice. Intense parti melodiche che si rincorrono in un susseguirsi di rock che fa della semplicità il suo punto di forza; semplice e mai banale però. Magari alle lunghe può stancare ed ecco perché il mio consiglio è quello di non “farsi” di New Branch tutto in una volta.
Ci sono centinaia di idee, alcune veramente interessanti, che vanno digerite con calma, senza fretta, per poter al meglio godere del tutto.
C’è dello street rock in chiave acustica, blues a non finire (specialmente nel modo di cantare sguaiato e passionale ormai appurato del Bevivino), infiniti giri di chitarra aiutati da un basso convincente, assoli ovunque, psichedelica, picchi di dark rock acustico (“New Bread”), ottime ballad (“New Legend”) e viaggi mentali stupefacenti (“Down Down Down” e “Arabian Trip”, tracce veramente belle per altro).
Una sola nota di demerito però: la cover degli Who “Behind Blue Eyes” forse appare troppo spenta e non brilla rispetto a tutto il resto ma in fondo non abbassa il livello qualitativo.
Che dire? E’ un disco molto particolare da assaporare pian piano ma è pieno di spunti affascinanti.
Bella prova anche stavolta.

Track by Track
  1. Dead Unplugged 70
  2. Earthquake Motel 70
  3. Justice and Mud 70
  4. New Rose of Tomorrow 60
  5. Behind Blue Eyes 55
  6. New Bread 65
  7. Sabbia 70
  8. Dry 65
  9. New Legend 75
  10. Pop Down 70
  11. Rasty Nails 70
  12. You Gotta Snap Me 65
  13. Down Down Down 85
  14. Arabian Trip 85
  15. Revolution Counter 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
70

 

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