Ogen «Black Metal Unbound» (2011)

Ogen «Black Metal Unbound» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1428

 

Band:
Ogen
[MetalWave] Invia una email a Ogen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ogen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ogen

 

Titolo:
Black Metal Unbound

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Hartagga - vocals, guitars, bass
Mjøllnir - session drums

 

Genere:

 

Durata:
23' 42"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La giovane etichetta italiana Kolony Records sarà anche giovane, ma per quanto riguarda gli Ogen ha davvero visto lungo e la sua lungimiranza verrà certamente premiata. La scelta di puntare sul progetto dell'artista
Hartagga, mastermind degli Ogen, è stata davvero saggia. “Black Metal Unbound” è il titolo dell'Ep e non potrebbe essere stato più esplicativo di così (anche la rima!). Un black slegato dai ferrei canoni, senza catene quindi e con uno sguardo rivolto anche altrove con la grande voglia di sperimentazione che Hartagga possiede.
Imbracciando la chitarra, poi il basso e librandosi nell'aria con ottimali vocalizzi in pulito il nostro amico si fa aiutare da un competente Mjøllnir dietro le pelli e con tutto l'ottimo lavoro di un batterista professionista il risultato non sarebbe potuto essere scarso, nemmeno un po'. Ogni brano è valido ed è nuovo ad ogni ascolto. Tante minuscole sfaccettature compongono ogni traccia ed ogni volta che si compie un “play” il tutto suona in un altro modo. Buonissimi gli arpeggi distorti in pieno stile black, certamente, ma sempre attenti ad inserire qualcosa di altri mondi musicali, ed esempio “Black Tusk Retaliation” e “As A Leaden Sun Shineth Upon” mi hanno riportato alla mente i primi Opeth, quelli di fine anni '90, ancora poco progressive ma attaccati saldamente ad altre radici. Gli Opeth sì, ma solo per particolari passaggi di accordi e fraseggi tipici di un sound come quello, nulla di “preso in prestito” né copiato, assolutamente. Degna di nota è anche il brano con cui BMU chiude in bellezza, “A Steep Slope To Desolation”, mediamente lunga di minutaggio ma intensa.
Direi che l'intero lavoro degli Ogen è un'opera molto particolare da assimilare con serenità, nonostante le atmosfere a volte cupe e violente (qualche blast beat chiaramente compare anche qui, e che diamine!). E' un disco ricco di momenti intimi intrisi di attimi di pura follia. Merita!

Track by Track
  1. Shattered Earth Volcano 70
  2. Black Tusk Retaliation 70
  3. Crest Of The Forgotten 70
  4. As A Leaden Sun Shineth Upon 70
  5. A Steep Slope To Desolation 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 1428 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Live Reports
Concerti