Black Horizon «The Choice» (2010)

Black Horizon «The Choice» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Shylock »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
738

 

Band:
Black Horizon
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Titolo:
The Choice

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Bruno - vocals
Alex - guitar
Dom - bass
Seb - guitar
Fifi - drums

 

Genere:

 

Durata:
55' 5"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo è un cd che forse soddisferà gran parte degli amanti dell'heavy metal. Loro sono i Black Horizon, band francese con all'attivo due demo, un Ep e un bootleg live. La band circola dal '91 e, fondamentalmente, il disco si compone delle tracce già presentate nei vari demo ed Ep, ma veniamo al sodo: la band presenta un heavy con varie influenze che spaziano dagli Iron Maiden ai Judas Priest, riuscendo però a metter del proprio e facendo risultare il tutto abbastanza piacevole e accattivante. La prima traccia ci introduce al cd, un'intro che propone un dialogo riguardo a una persona intrappolata in una torre, alla quale viene chiesto cosa vede nei suoi sogni, con un sottofondo di synth e chitarre distorte. Passata quest'introduzione inizia il vero cd: le successive due tracce si presentano nello stile heavy più classico. In questi due brani le prestazioni vocali del cantante non convincono appieno (tranne per la parte finale di "Bastard", dove raggiunge altezze interessanti), mentre il reparto strumentale si avvale di riff convincenti, assoli tecnici e veloci e una batteria che sa fare il suo lavoro senza strafare. Nel quarto brano ("Did You See It") il cantante riesce a riscattarsi nelle prestazioni, cori e contro-cori che si intrecciano lungo il brano, un po' più tirato, ricordando forse alcuni pezzi dei Queensryche, scorre molto bene. Il successivo brano "The Choice" parte con una prima parte melodica, voce sofferente, tipo ballata, per poi crescere e sfociare in un martellante riff heavy; unica pecca: il ritornello non molto convincente. "Silence" (il settimo pezzo) parte in modo molto cupo, anche qui una voce che quasi “recita” il pezzo, un crescendo molto lento ci porta poi al riff distorto del brano, atmosfere anche qui cupe, forse un pezzo che potrebbe definirsi per alcuni versi “progressive” (oltre alle numerose variazioni contenute dal brano, anche per la stessa lunghezza, ben 7 minuti) molto bello e pieno di pathos il ritornello. Veniamo ora all'unico pezzo il lingua madre del gruppo: "Réagis". Brano che si mantiene su un mid-tempo classico per l'havy, il francese in questa canzone, al contrario di quanto si possa pensare, risulta incastrarsi bene con la musica e anche piacevole; molto belli gli assoli contenuti alla metà del pezzo. L'ottavo brano si presenta con un bell'assolo che si svolge su di un riff lento, il quale si butta poi in un bell'heavy veloce, contente alcune melodie interessanti (come quelle della strofa); la prestazione vocale anche qui risulta essere più che buona, il pezzo contiene vari cambi di tempo e stacchi (alcuni potrebbero migliorare) che danno respiro alla composizione. "The First Door" e "Tower" danno conferma delle varie influenze sinora appurate della band e del loro modo di comporre, con variazioni piacevoli all'interno di ogni pezzo (alcune volte numerose) e assoli sempre ben costruiti e ottimamente suonati. Siamo arrivati infine all'ultimo brano, intitolato "Aurora", l'unico strumentale del cd. Qui all'inizio ci vengono incontro un arpeggio con synth e una chitarra ritmica di sottofondo distorta, per poi realizzarsi in un classico riff heavy con tanto di fraseggio sopra, il brano in verità si chiude dopo solo 3 minuti di ascolto poiché, dopo alcuni minuti di silenzio, c'è la traccia nascosta, una specie di outro che ripropone lo stesso discorso dell'intro, completo questa volta, dove si viene a sapere che la persona intrappolata nella torre è di fronte a due porte che deve scegliere di aprire: ovviamente ne apre una e qui parte un racconto (dove pian piano vengono nominati tutti i titoli delle canzoni, questo fa credere a un concept, ma non avendo dei testi sottomano non saprei giudicare con sicurezza). Insomma, alla fine un buon gruppo heavy, convincenti, melodici, con strutture interessanti e non noiose, consigliato agli amanti del genere.

Track by Track
  1. Mr Chrabloonzki S.V.
  2. Bastard 65
  3. Time 70
  4. Did You See It? 80
  5. The Choice 65
  6. Silence 80
  7. Réagis 70
  8. On The Battlefield 75
  9. The First Door 65
  10. Tower 70
  11. Aurora 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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