Aesacus «Faith and Reason» (2008)

Aesacus «Faith And Reason» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Madhatter »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
820

 

Band:
Aesacus
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Titolo:
Faith and Reason

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giorgia - Vocals
Manuel - Tastiere/Vocals
Luca - Chitarra
Chiara - Basso
Matteo - Chitarra
Yup - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
19' 59"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si presenta con una suggestiva copertina questo primo lavoro degli Aesacus : una città iper-tecnologica con due volti robotici che si fissano contrapposti, rappresentanti il titolo di questa demo : “Faith and Reason”. Le tematiche trattate nei testi infatti parlano proprio di questo, ovvero della storica dicotomia tra fede e ragione, ma ancora di più del fatto che la ragione sta prevaricando la parte spirituale di noi occidentali, rendendoci “schiavi di una forza che nessuno può controllare” (cit. booklet). Tematiche interessanti dunque, interpretate egregiamente più dalla meravigliosa voce di Giorgia che dalla parte degli strumentisti, che comunque svolgono bene il loro lavoro di accompagnamento, e generalmente arrangiano più che bene le canzoni. Passando alla parte musicale quindi, quello proposto dal sestetto di Rovigo è un rock melodico senza troppi fronzoli, che rimanda all’AOR ma senza virtuosismi predominanti, eccezion fatta per qualche solo di chitarra forse un po’ forzato (ending di “Wrath of Madness”). Le strutture delle canzoni sono ben fatte, tutto sommato nella opener “Last Pray of God” la composizione nella sua interezza è sì godibile, ma troppo lungha, questo anche a causa delle “strofe doppie” o meglio strofe alternativamente cantate dalla cantante Giorgia e dal tastierista Manuel. Il fatto di avere due cantanti ed essere complessivamente in sei, è per il gruppo un’opportunità espressiva che i nostri non tardano a cogliere : nella demo si respirano variate atmosfere, a volte rock-blues, a volte tribali (intro di “Techno Slaves”), a volte andanti, a volte heavy, a volte malinconiche (“Wrath of Madness”).
Per quanto riguarda suoni ed esecuzione, sui primi c’è da dire che sono veramente ben fatti ad eccezione della cassa che a volte suona un po’ “spenta”, mentre nelle esecuzioni ci sono lievissime imperfezioni che sono eliminabili solamente facendo un’esecuzione da turnista o realizzando una produzione perfetta, niente di troppo grave comunque. Con questa demo, i nostri Aesacus hanno dimostrato di avere qualcosa da dire e di avere le potenzialità per farlo, e personalmente sono curioso di ascoltare il primo loro full-lenght.

Track by Track
  1. Last Pray of God 65
  2. Techno Slaves 76
  3. Wrath of Madness 67
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 76
  • Qualità Artwork: 82
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 73
Giudizio Finale
73

 

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