Sesta Marconi «Ritual Kamasutra Kitsch» (2008)

Sesta Marconi «Ritual Kamasutra Kitsch» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
914

 

Band:
Sesta Marconi
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Titolo:
Ritual Kamasutra Kitsch

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giuseppe: drums
Stefano: guitar
Sergio: vocals
Nico: bass

 

Genere:

 

Durata:
30' 22"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Ritual Kamasutra Kitsch” è un demo di doom rock/metal assolutamente gradevole e apprezzabilissimo, non c’è proprio che dire! Già solo dall’intro si capisce che i SM sanno come provocare e chiamare a loro l’attenzione, grazie ad un “audio collage” di pseudo discorsi presi credo dalla radio, dove tra l’altro si sentono discorsi come un politico che strilla “No alle mogli extracomunitarie e clandestine, no agli immigrati che rompono il…”, e uno (Forse un cardinale) che dichiara che “Harry Potter è un libro che avvia i fanciulli alla magia nera e al satanismo”.
Dopo un inizio così genialmente sfacciato e provocatorio come questo i Sesta Marconi per fortuna soddisfano pienamente anche dal punto di vista musicale, con una musica che mescola perfettamente parti doom alla Candlemass, cioè agili e non troppo lente, con parti più in stile rock alla Cathedral. Queste sono anche le influenze predominanti, rafforzate anche da una voce alta e abbastanza squillante che si rifà proprio ai Candlemass, anche se ovviamente non siamo ai livelli di Mr. Messiah Marcolin, e raramente appaiono anche linee vocali alla Danzig. Musicalmente il demo, in una maniera veramente incredibile, non sbaglia un colpo che sia uno: le parti rock ovviamente non sono originali (e chi è originale, al giorno d’oggi?) visto che spesso ci si ritrova a pensare a “The Unnatural world” dei Cathedral all’inizio di “Skeletons Party”, mentre all’ascolto della title track, l’inizio non può non far pensare a “Utopian Blaster”, ma sono veramente qualcosa di ben riuscito e godibile, mentre le parti doom hanno, rispetto agli standard dei primi Candlemass, un tocco più ruvido e visionario (come in “LSWD”). Il miglior brano di questo demo, a mio avviso, è la title track finale: una canzone con delle influenze veramente ben bilanciate tra loro e con un risultato veramente facile e leggero da ascoltare. Eccezionale.
Sinceramente, non è che ci sia molto altro da dire, sui Sesta Marconi: io non sono una persona che spara elogi gratuiti su bands mediocri o carine, e anzi non mi capita spesso di elogiare così una band, ma i Sesta Marconi ce l’hanno fatta. Sarà che la loro è una musica molto genuina e lontana dalla plastica moderna, sarà che pur essendo doom hanno una chitarra che non punta tutto sui bassi e basta, sarà quello che volete voi, ma a questi serve solo un contratto discografico, e di corsa pure!

Track by Track
  1. Retrogradio 90
  2. In Gloom 80
  3. Skeletons Party 85
  4. LSWD 85
  5. Ritual Kamasutra Kitsch 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 79
Giudizio Finale
84

 

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