Mutala «Cloning Wicked Minds » (2007)

Mutala «Cloning Wicked Minds» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
805

 

Band:
Mutala
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Titolo:
Cloning Wicked Minds

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Kohl :: Guitars
Leon :: Vocals
Febe :: Bass
Femto :: Drum

 

Genere:

 

Durata:
45' 28"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Distruttivi e massacranti, i Mutala, dopo il mini-cd “What Hates Will Kill” e l’album “Carnivorous Disposition” ritornano nella scena death con un nuovo full-lenght che senz’altro piacerà agli amanti del genere (e non solo a mio avviso) zeppo di riff taglienti, drumming martellante e scatenato, una voce bestiale e incazzata e assoli tenici e ricchi di passione.

Beh, senza dubbio gli ingredienti giusti per comporre un album che si fa riconoscere e che resterà nel tempo ci sono stati e la composizione dell’ultima fatica dei nostri ha avuto una gestazione di qualche anno ma il 2007 è stato per la band un’annata di rinascita e di, come avevo detto, ritorno sulla piazza con un incremento di tecnica, raffinata negli anni e di maturità musicale.

Sporchi e devastanti, i nostri si lasciano ascoltare senza troppi preamboli, permettendo all’ascoltatore qualche lieve interruzione di massacro totale mediante tracce acustiche molto ma molto belle (“In My Temple” per esempio) costituite da arpeggi e fraseggi semi-unplugged malinconici e “riposanti”.

La le piccole pause cessano presto di esistere per lasciare il posto ad un’altra dose massiccia di violenza animale che riprende con quasi più foga e determinazione di prima per devastare le orecchie e far muovere le gambe (nonostante gli sporadici passaggi di brutal death con un blast beat molto preciso e furioso che non ci sta mai male, se eseguito bene, ovvio).
Ma non pensate che l’album sia solamente distruzione totale; i nostri riescono a coniugare perfettamente parti melodiche a parti puramente ritmiche il che permette l’assoluta assenza di noia e di piattezza.

Insomma un album da ascoltare e riascoltare. Le mie congratulazioni alla band.

Track by Track
  1. Intro 70
  2. Small Corpses Unit 80
  3. Flavour Of The Dead 75
  4. It Bleeds By Turning 78
  5. Suffering From The Innocence 88
  6. In My Temple 90
  7. Useless Heart-Searching 85
  8. Dasein Ohne Leben 80
  9. My Sarcastic Point Of View 86
  10. Psychoinfibulation 76
  11. Cloning Wicked Minds 75
  12. My End (Outro) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 79
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 76
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
78

 

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