Shivan «When Wishes Sicken» (2007)

Shivan «When Wishes Sicken» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1486

 

Band:
Shivan
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Titolo:
When Wishes Sicken

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Hrive - chitarre
Seere - voce
Raziel - batteria
Yuri - basso
Sytry - tastiere

 

Genere:

 

Durata:
53' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

"When wishes sicken" è il ritorno dei veneziani Shivan, dopo il loro primo album del 2002 "Whatever lot's above". La bio che troviamo in questo ultimo lavoro ci dice che la band ha abbandonato i lidi black metal del debutto, per spostarsi verso territori puramente gothic metal, molto melodico e infarcito di tastiere. La biografia stessa nomina come influenze i Paradise Lost, immagino quelli del secondo periodo, e i Moonspell, ma più che altro questo disco mi ha ricordato tantissimo l'operato dei nostri connazionali Theatres des Vampires, a parte la voce femminile che qui è assente, tranne che nell'ottava traccia "The murkiest den". Le somiglianze con la band capitolina sono piuttosto evidenti, alcune tracce sono varie e dinamiche ma in generale gli arrangiamenti e le soluzioni sono sempre le stesse e alla fine un disco così di quasi un'ora è un po' noioso da ascoltare per intero. Discrete le linee vocali, e la sezione ritmica fa un buon lavoro, molto precisa e ben prodotta; per il resto praticamente tutti i pezzi sono costruiti su intrecci di chitarre e tastiere. Nella line-up compaiono Raziel alla batteria e Sytry alle tastiere, ma in realtà i pezzi sono stati registrati da Daheven e Ynis Witrin, rispettivamente. Al contrario di quanto si legge, in questo album non troverete niente di Doom Metal, nè di dark, è puro e semplice gothic metal, probabilmente la parola "doom" ultimamente viene spesso utilizzata per gruppi che di Doom Metal non hanno nulla.
Insomma un cd carino da ascoltare senza impegno e senza molte pretese, ma da un gruppo con parecchi anni di esperienza alle spalle ci si attenderebbe un disco ben più personale.

Track by Track
  1. Kingdom of deceit 60
  2. Hoarder of illusions 65
  3. Cold winter nights 60
  4. Alone again 65
  5. Ain't no world 65
  6. Past the mid route 60
  7. Bereft 65
  8. The murkiest den 65
  9. Alone again remix 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

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