Arsea «Order of Mantis» (2022)

Arsea ŤOrder Of Mantisť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
29.09.2023

 

Visualizzazioni:
247

 

Band:
Arsea
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Titolo:
Order of Mantis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Peluffo :: Vocals
Enrico Fucci :: Guitars
Alessio Di Clementi :: Guitars
Giorgio Piermattei :: Bass
Ivan Fusco :: Keyboards, Synth
Riccardo Curti :: Drums

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
57' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.07.2022

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Praticamente, il terzo album dei Viterbesi Arsea “Order of Mantis” è gli Evergrey italiani, come se fosse poco. Lo stile musicale è infatti quello, un heavy prog metal con alcune tinte power e altre più oscure, con una voce pulita e con nuances bluesy come quelle del vero cantante degli Evergrey, che non a caso è presente sull’ultimo brano come guest, e la differenza di stile è quasi impercettibile. Non che questo sia un male, intendiamoci: sì, gli Arsea non brillano tanto per originalità, ma va anche detto che questo è uno stile non molto battuto e che in Italia non è certo comune, per cui tra questo e una band clone volgare ce ne passa. Se poi ci aggiungiamo che le qualità compositive e tecniche non sono male, ecco come il quadro si chiude e tutto acquista senso.
Una volta infatti abituati al sound, con le chitarre un po’ poco presenti e un mixaggio un po’ strano secondo me, specie di chitarre, si può apprezzare “Order of mantis” e la sua musica, che si rivela sin dalla opener “Eternal embrace” e sfocia nella molto Evergrey style (ma guarda caso…) “How it happened”, alternata poi alla più power oriented “Nothing to lose” e alle tentazioni più progressive e complicate di “Lullaby”, per arrivare alla maestosità di “Feel the blade”, più imponente. Il tutto per un disco che ci convince per la sua freschezza compositiva e per il fatto che pur non essendo molto originalità, almeno ha un songwriting ben fornito e variegato, che rende il disco molto sfaccettato, non a caso è la title track la mia canzone perferita, in quanto consiste in una bella summa compositiva di “Order of Mantis”.
Poco da dire: “Order of mantis” è dunque un album molto riuscito, non perfetto in originalità e forse meglio apprezzabile dai fans degli Evergrey, ma comunque fatto da una band competente ed esperta. Se cercate un album metal che sta a metà tra l’heavy e il prog, eccovelo qua.

Track by Track
  1. Prologue - Intro S.V.
  2. Eternal embrace 75
  3. How it happened 75
  4. Nothing to lose 75
  5. Order of mantis 80
  6. Lullaby 75
  7. In loving memory - Intermezzo S.V.
  8. Call me evil 70
  9. Feel the blade 75
  10. All that remains 70
  11. Unfair 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 29.09.2023. Articolo letto 247 volte.

 

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