Last Embrace «Love Eternal» (2005)

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Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Last Embrace

Titolo:
Love Eternal

Nazione:
Italia

Formazione:
Matteo Simoncini :: voce
Alessandro Beretta :: chitarra e cori
Stefano Cocchi :: tastiera
Domenico D’eugenio :: basso
Davide Gamberini :: batteria

Genere:

Durata:
24' 47"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I bolognesi Last Embrace, band formatasi nel 2000 ci presentano questo “Love eternal”, un full-lenght di un genere molto particolare da loro definito “groove based gothic rock’n’roll”.
La musica suonata dalla band è un ibrido ben riuscito che fa delle atmosfere psichedeliche il punto di maggior interesse; brani come “Six, six six” volano sulle ali dell’emozione e delle forti sensazioni che i Last Embrace vogliono trasmettere al pubblico grazie ad un tappeto di tastiere molto dardeggianti ed una voce pulita e sempre melodica che affascina l’ascoltatore.
“Lost in the darkness” è un brano in cui la capacità vocale di Matteo viene proposta in tutta la sua completezza; in questo caso infatti la linea vocale cambia spesso intonazione passando da un sound cupo molto vicino a quello dei Moonspell ad una voce molto più pop alla Depeche Mode; il tutto accompagnato da un suono di tastiere che risulta essere la parte fondamentale della canzone dal momento che riesce a creare un’atmosfera surreale e carica di potenza senza però dover mai ricorrere a note troppo dure o effetti esasperati.
Poco convincente invece risulta essere “Feel the emptiness” a causa del suo tiro poco vitale e di un suono di chitarra acustica poco originale e troppo ripetitivo; unica cosa che salva in extremis un brano per nulla convincente è la voce che riesce in qualche maniera a riempire i buchi lasciati dagli altri strumenti.
“Your last embrace” è sicuramente il brano più heavy di tutto il cd pur rimanendo legato ai cliché della band; momenti dark e riflessivi si alternano in maniera molto interessante a riff granitici di chitarra che conferiscono maggior energia; i cambi di tempo poi rendono la canzone ancora più varia ed interessante non lasciando praticamente niente di ovvio. Anche in questo caso Matteo riesce a stupire l’ascoltatore con un’ugola sempre all’altezza della situazione anche nei momenti non proprio semplici.
Questo “Love eternal” è quindi un buon cd che riesce a creare un’atmosfera alquanto accattivante; nonostante si possano trovare qua e là alcune cadute di ritmo che fanno “ammosciare” un po’ tutto, questo platter si può ritenere un lavoro di tutto rispetto ben suonato e registrato in maniera professionale. Destinato agli amanti del gothic e del dark e di qualche interesse anche per coloro che apprezzano l’elettro-pop e il rock’n’roll.