The Cold Existence «Sombre Gates» (2009)

The Cold Existence «Sombre Gates» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
836

 

Band:
The Cold Existence
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Titolo:
Sombre Gates

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Jan Sallander :: Vocals + Guitars
Robert Persson :: Guitars
Peter Laustsen :: Bass
Joakim Antonsson :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
56' 32"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Diciamo che questa versione un po' più commerciale di Behemoth, Nile e altre band della scena Death-Black mi ha decisamente convinto, nonostante ammetto di aver storto un po' il naso all'inizio.
Ma del resto si sa, quando il metal viene dalla Scandinavia, e più precisamente dalla Svezia, è piuttosto raro che si tratti di paccottiglia, il più delle volte infatti si ha a che fare con metal, perlopiù estremo, melodico e non, che convince un po' tutte le orecchie, da quelle abituate alle sonorità molto aggressive a quelle abituate alla melodia, seppur incrementata da una buona dose di brutalità.
Ed è appunto di brutalità che, in fondo, il disco in questione tratta. Temi quasi apocalittici, soffocanti, distruttivi accompagnati da un Death metal sostanzialmente melodico ma che presenta soprattutto blast beat e ritmi sferraglianti e molto dinamici.

La tecnica musicale dei nostri è ineccepibile e non sbaglia un colpo proponendo ogni tanto soluzioni armoniche degne di band come Nile, utilizzando scale arabe di prim'ordine ed eseguite a regola d'arte.
Certo, la tecnica non è tutto, e il disco potrebbe annoiare le orecchie dei “Defender del Death stile Morbid Angel e soci” ma allo stesso tempo avrebbe l'occasione di spingerli verso una sperimentazione più, diciamo, moderna, perchè di Death Moderno in fondo si tratta.
A me personalmente, non ha annoiato, anzi, ha reso l'idea del concetto di Death nell'anno domini 2009, non ha portato fuori dagli schemi e non mi ha fatto sbadigliare se non in qualche traccia, ad esempio Spawn Of Evil in cui le mitragliate di doppia cassa appartengono più ad un suono stile trapano elettrico che ad un concetto di metal estremo, troppi bassi in fondo, ma si tratta, lo ripeto, solo di qualche rara occasione dato che l'album in sé per sé funziona benissimo così.
Potrei continuare dicendo che i nostri portano la melodia del Death a livelli ancora esplorati poco in sostanza, ma lascio il resto dei giudizi a voi ascoltatori, che alla prima metà di Marzo potrete comprare nei negozi questo discreto album.
A me “Sombre Gates” è piaciuto, e a voi?

Track by Track
  1. Oracle 65
  2. Heretic 60
  3. Corruption 70
  4. Purgatory 75
  5. Ruins Of Despair 75
  6. Apocalypse 75
  7. Spawn Of Evil 50
  8. Crawling 70
  9. The Hellfire 75
  10. Madness 75
  11. Utopia 65
  12. Seeds Of Aggression 80
  13. Forsaken 70
  14. Wrath Of Sekhmet 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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