Chronus «Idols» (2020)

Chronus «Idols» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
06.06.2020

 

Visualizzazioni:
910

 

Band:
Chronus
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Titolo:
Idols

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
- Bass :: Oliver Delander;
- Drums :: Adam Kapusta;
- Lead Guitar :: Svante Furevi;
- Vocals, Rhythm Guitar :: The Baron;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
34' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.04.2020

 

Etichetta:
Listenable Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male questo disco Heavy Metal degli svedesi Chronus, quintetto alle prese con questo “Idols”, disco di dieci tracce che ci delizia non poco con le sue dotte melodie e con quella buona dose di personalità che mai guasta. L’ottimo clean coinvolge non poco per la sua incredibile portata, diretta, coinvolgente e non scontata, in qualche passaggio pare ascoltare addirittura un po’ Ozzy negli anni d’oro; ottimi al pari del clean le strutture sviluppate su intesi giochi tra le chitarre unificate ad un ritmica ben disposta tra fantasiose spinte e validi propositi inaspettati. La band nel corso dei trentacinque minuti di ascolto ha come potenziale quello di validi ritornelli che subito restano impressi in mente sin dal primissimo ascolto per poi non lasciarti più. Con i primi due brani “Mountains Of Madness” e “Heavy Is The Crown” la band delizia sia ritmicamente che con i predetti ritornelli l’ascoltatore forgiando al meglio la propria energia e potenza; massiccia in apertura “Shepherd” brano destinato ad offrire toni carichi e ritmiche anche un po’oscure; di impatto diverso per la propria più minuta energia è “My Heart Is Longing For You” brano molto malinconico forse appena meno propositivo dei suoi predecessori; non male il riff ronzante che segna l’apertura di “Ghosts” altra proposta ritmicamente divertente ma forse non troppo fantasiosa nella struttura; a seguire la strumentale “ Sun” che anticipa “Pharos” brano molto heavy anni ’80 ma non scontato nei contenuti; classico heavy assai propositivo è invece “Black Water” brano alternato tra refrain e distorti; la ritmica di “Memories” si propaga con un crescendo offrendo altro valido ritornello che ci porta al conclusivo “Idols” una vera scheggia impazzita che delizia ancora una volta i contenuti di questo album. Un buon disco heavy che offre una buona dose di personalità proiettando l’ascoltatore nella scena di un trentennio fa.

Track by Track
  1. Mountains Of Madness 80
  2. Heavy Is The Crown 80
  3. Shepherd 75
  4. My Heart Is Longing For You 70
  5. Ghosts 75
  6. Sun (Instrumental) S.V.
  7. Pharos 80
  8. Black Water 75
  9. Memories 75
  10. Idols 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 06.06.2020. Articolo letto 910 volte.

 

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