R.O.T. «Revolution Of Two» (2018)
Recensione
Il duo dei R.O.T., acronimo di “Revolution Of Two”, esordiscono con questo omonimo album mettendo in luce la propria abilità compositiva risultate dalla combinazione di un death melodico con derivazioni che abbracciano in parte anche progressive, alternative e technical dal quale emerge indubbiamente un certo estro con annesso impegno però un po’ penalizzato da una qualità audio e dall’annessa produzione non troppo in linea rispetto ai canoni ordinari. Il duo contestualizza al meglio le proprie strutture musicali attraverso partiture anche decisamente dinamiche e ritmicamente interessanti nella soluzione, ricche anche di melodici che generano atmosfere attraenti ma di fatto rese poco brillanti dall’uscita audio spesso un po’ troppo spigolosa. I vari groove scorrono su brani quali “Diamond Soul” tra un’andatura più o meno tirata in cui il lead di chitarra cerca di offrire il meglio, spesso con qualche piccola sbavatura, me nel complesso il duo non si pianta; il motivo in apertura di “Hyper Thymesia” offre un discreto inizio per poi diramarsi su assetti più progressive; su altri brani quali “The 4th Reactor” e “Rebirth” si assiste alla prova di un growl poco spontaneo e assai impostati che si alterna con un più naturale clean effettato mentre musicalmente le cose sembrano andare un po’ meglio sotto il profilo strutturale maggiormente dinamico e più naturale; non male l’apertura di “Angel’s Cry” per l’effetto malinconico offerto che si sviluppa poi su profili melodici acustici ben fatti mentre resta troppo spigoloso per il resto; c’è poi un intermezzo anche cantato offerto da “Ethereal Dimension” che ci porta ai conclusivi “ Apatite” e “Out Out” due brani diversi l’uno dall’altro e particolarmente melodico e più elaborato il secondo. Un disco dal risultato un po’ penalizzante a cominciare dalla produzione e da qualche piccola miglioria che la band, con non troppo esperienza alle spalle dovrà in futuro meglio affrontare. In ogni caso il duo non è certo privo di estro e creatività ma il tutto potrà offrire buoni risultati curando le piccole anomalie riscontrate.
Track by Track
- After All S.V.
- Diamond Souls 65
- Hyper Thymesia 60
- The 4th Reactor 65
- Rebirth 65
- Angel's Cry 65
- Ethereal Dimension 60
- Apatite 65
- Aut Aut 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
65Recensione di Wolverine » pubblicata il 01.12.2018. Articolo letto 1955 volte.
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