Sirgaus «Sofia's Forgotten Violin» (2013)

Sirgaus «Sofia's Forgotten Violin» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Andreas X »

 

Recensione Pubblicata il:
05.10.2013

 

Visualizzazioni:
2113

 

Band:
Sirgaus
[MetalWave] Invia una email a Sirgaus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sirgaus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sirgaus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Sirgaus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Sirgaus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Sirgaus

 

Titolo:
Sofia's Forgotten Violin

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sonja Da Col - Vocals,
Massimo Pin - Guitars,
Mattia Gosetti - Bass, programming and backing vocals.

 

Genere:
Symphonic Gothic-Rock / Metal

 

Durata:
55' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Videoradio Edizioni Musicali
[MetalWave] Invia una email a Videoradio Edizioni Musicali [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Videoradio Edizioni Musicali

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Sirgaus sono una band gothic metal proveniente dal Cadore, nata nel 2011. Mastermind del progetto è il bassista Mattia Gosetti, che si occupa anche di backing vocals e drum programming, e che è l’autore di tutti e gli undici brani di questo LP che mi accingo a recensire.
Il violino di Lethien (violinista degli Elvenking e guest nell’album) apre la piacevole “The Orphan’s Letter”, ma sarà assolutamente protagonista lungo tutto il cd. Seguono “Sofia’s Forgotten Diary” e il bel duetto tra la cantante Sonja e Mattia in “Through The Creepers”.
“Evening Lesson” ed “Escape From The Mansion” non lasciano particolarmente colpiti, dando invece risalto alle cupe atmosfere della susseguente “Cellar”, in cui le doti canore di Sonja emergono particolarmente.
Assai godibile è “Desert City”, mentre “Believe In You” parte ballad per poi rivelarsi l’ennesimo midtempo ma stavolta dall’incedere melensissimo e quasi pop-rock.
“Sofia Returns” è forse la migliore traccia dell’album, ma anche “Real Angel” aiuta a tirar su il livello prima della chiusura con “Sofia’s Memories”.
La produzione, a mio modestissimo e sindacabilissimo parere, nel suo complesso non è il massimo. Tutti gli strumenti sono suonati come si deve, ma ad esempio le voci (a proposito, interessante la voce di Sonja, una specie di Sharon Den Adel graffiante) sono spesso troppo lontane rispetto alle chitarre, eccessivamente alte e presenti rispetto a tutto il resto.
Ciò detto, più che gothic metal questo a me sembra un gothic rock, considerato il groove generale dell’opera, ricco di orchestrazioni e ben arrangiato, ma che non offre particolari spunti di riflessione.
Consigliato agli amanti del gothic rock.

Track by Track
  1. The Orphan's Letter 70
  2. Sofia's Forgotten Diary 60
  3. Through The Creepers 65
  4. Evening Lesson 60
  5. Escape From The Mansion 65
  6. Cellar 65
  7. Desert City 70
  8. Believe In You 60
  9. Sofia Returns 75
  10. Real Angel 70
  11. Sofia's Memories 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Andreas X » pubblicata il 05.10.2013. Articolo letto 2113 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.