The Last Vegas «Bad Decisions» (2012)

The Last Vegas «Bad Decisions» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Susie Ramone »

Recensione Pubblicata il:
23.01.2013

Band:
The Last Vegas

Titolo:
Bad Decisions

Nazione:
U.s.a.

Formazione:
Chad Cherry - Vocals
Adam Arling - Guitars
Johnny Wator - Guitars
Nate Arling - Drums
Danny Smash - Bass

Genere:
Hard Rock

Durata:
43' 45"

Formato:
CD

Data di Uscita:
19.11.2012

Etichetta:
AFM Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Un sound hard-rock diretto, energico, pulito. Lo sleaze metal più graffiante, con trame rock-blues che riecheggiano (da lontano) il southern rock degli immensi Lynyrd Skynyrd, caratterizza lo stile dei The Last Vegas. Nonostante melodie e riff che a tratti risultano un pò troppo elementari tuttavia mai monotone, la band di Chicago centra l'obiettivo con l'ultimo album "Bad decisions", pubblicato nel novembre del 2012 per la AFM Records. Scoperti da Mr Nikki Sixx, che nel 2009 ne ha prodotto il full-lenght "Whatever Gets You Off", Chad Cherry e soci hanno grinta e talento da vendere, forti anche della loro intensa attività live che comprende altresì un'esperienza come gruppo spalla dei Motley Crue. La struttura portante e la costruzione delle song, così come i cambi di chitarra, sono decisamente simili a quella dei gloriosi Guns 'n' Roses, e anche lo stile vocale è impostato su quello di Axl Rose e a tratti anche su quello di Bon Scott e Steven Tyler. "Beat to hell" è il brano di apertura dell'album, un tornado di energia sleaze metal che fa capire subito di che pasta sono fatti i cinque musicisti di Chicago. L'album "Bad decisions" prosegue con "Other side", in cui si evince lapalissianamente lo stile degli assoli alla Slash, con punte di similitudine al possente sound dei Mothorhead così come per il brano che conferisce il titolo all'album. Un salto di qualità è rappresentato dal bellissimo brano "Evil Eyes", un incrocio ben riuscito tra il sound dei Guns 'n' Roses e quello dei Motley Crue. "Don't take it So hard" ricorda, come melodia quella di "Lambrusco e popcorn" del nostro Ligabue (non si sa se sia un bene o un male). "It ain't easy", inoltre, è un brano decisamente ben fatto, alla Aerosmith, tipo "Livin on the edge", con forti infuenze southern. "My Way forever", poi, riesce a trasmettere con la sua energia dirompente, tutta la coesione spirituale della band; "Leonida" è invece un bluesettone gradevolissimo. L'album dei The Last Vegas si chiude poi con una classica, struggente ballatona rock intitolata "Good night".