Eva Can't «Inabisso» (2011)

Eva Can't ĢInabissoģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1658

 

Band:
Eva Can't
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Titolo:
Inabisso

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone Lanzoni, Chitarra E Voce; Luigi Iacovitti, Chitarra; Andrea Maurizzi, Basso; Diego Molina, Batteria.

 

Genere:

 

Durata:
42' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Leggende medievali narrate in complesse sinfonie prog metal, armonie su cui s'innestano testi ricercati - rigorosamente in italiano - che compongono quasi un poema epico sotto forma di concept album. E' "Inabisso", il nuovo lavoro dei bolognesi Eva Can't. Malinconici arpeggi di chitarra, alternati a maestose marce, si snodano in sei lunghe liriche metal. Paesaggi desolati e immagini fantasy descrivono storie di amore e morte, di lotta e di dominio, sullo sfondo di Felsina, il nome di Bologna ai tempi degli etruschi. La voce e i riff di chitarra di Simone Lanzoni, principale compositore di testi e musica della band, lasciano trasparire tutto il trasporto e la rabbia per un paradiso inesorabilmente perduto. Arricchiti dagli assoli del secondo chitarrista Luigi Iacovitti, i brani di "inabisso" narrano in musica squarci mitologici di Felsina e lo smarrimento esistenziale di un moderno Prometeo - il protagonista -che non si riconosce più nella città in cui vive decidendo di incendiarla. Il fuoco come simbolo di conoscenza, di consapevolezza, di ribellione, dunque.
Il concept si apre con "Fuoco alle effigi": più di otto minuti di melodia fatta di riff e arpeggi di chitarra classica, su cui si staglia la voce di Lanzoni. Ecco l'annuncio della drammatica scelta compiuta da un esasperato Prometeo: "schiavo di un tempo perduto, lascia che sia io a girare la ruota del fato". L'incendio è appiccato. Bologna brucia e le torri si elevano nel cielo felsineo. Parte così l'epica ballata "Come Lame Addentro Vestigia Tempesta", in cui sui grandiosi assoli di chitarra si innestano parti di pianoforte, violini e flauti. "Crolli ogni fede..mai più libera, ceda ogni speme..mai più stabile" è Il leit motiv del brano. Segue la song instrumental "Vespri del Silenzio". La tensione emotiva, immersa in atmosfere epiche e leggendarie, si avverte in "La Divergenza degli Oceani". Una canzone decisamente complessa, in cui imponenti scale di chitarra e basso disegnano ritmi cangianti. Che tessono, a loro volta, una marcia virante su inserti di pianoforte e di tromba (suonata da Luca Piazzi). Spiccano le parti di batteria di Diego Molina nel brano "Cronoavanguardia". Qui il timbro vocale di Lanzoni appare chiaramente somigliante a quello di "Cabo" Cavallo. "Inabisso" si chiude con "Torre Cremisi", armonia costituita da assoli di chitarra lunghi e solenni che si chiude con riff lenti, quasi ossessivi. "Dalle urla di re pavidi - canta il poetico Lanzoni - dalle bolge in fuga in tempi aridi, dai rintocchi degli attimi, ci ereggiamo sopra un mondo di spasimi".

Track by Track
  1. Fuoco alle Effigi 85
  2. Come Lame Addentro Vestigia Tempesta 80
  3. Vespri del Silenzio 70
  4. La Divergenza degli Oceani 85
  5. Cronoavanguardia 85
  6. Torri Cremisi 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
82

 

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