Juggernaut «...Where Mountains Walk» (2009)

Juggernaut «...where Mountains Walk» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BlackWingAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1755

 

Band:
Juggernaut
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Titolo:
...Where Mountains Walk

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sasà::vocals
Robz::bass
Luiz::guitar
Iori::guitar
Guydo::drums

 

Genere:

 

Durata:
58' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Profondo, intenso, evocativo. Sono questi i primi tre aggettivi che mi sono venuti in mente ascoltando'...Where Mountains Walk' dei romani Juggernaut. Dare le coordinate spazio-temporali della musica proposta dal quintetto capitolino è impresa ardua, infatti le loro sonorità si spostano dalle oscure, diluite e sognanti melodie tipiche di gruppi come Opeth e Katatonia, a momenti 'post-qualcosa' che riportano alla mente gruppi provenienti dall'altra sponda dell'Atlantico come Converge o Isis, passando per sfuriate al limite del death metal d'oltralpe dei Gojira. Le impressioni sonore di questo disco sono ruvide, concrete, pulite, estremamente azzeccate per il genere proposto. Niente di sintetico od eccessivamente digitale, non siamo davanti ad una di quelle produzioni plastificate che vanno tanto di moda in questo periodo. I Juggernaut dimostrano di avere raggiunto una maturità notevole sia dal punto di vista del songwriting che da quello del sound. Benchè spesso i pezzi proposti superino abbondantemente i sei minuti sono sapientemente arrangiati tenendo sempre l'ascoltatore sull'attenti senza cali di tensione o manieristica prolissità. Tutto è suonato magnificamente, senza sbavature od imprecisioni, questi cinque ragazzi dimostrano di conoscere bene lo strumento. Benchè non siamo davanti a grandi dimostrazioni di tecnica strumentale, ogni riff, ogni passaggio è suonato con l'intenzione ed il groove giusto, gli stessi arrangiamenti dei pezzi, oltretutto, sono azzeccati, molto studiati e discreti. Non c'è niente di più o niente di meno di quello che ci dovrebbe essere e spesso l'aggiunta di un piccolo particolare, come un violoncello, un vibrafono, una percussione dona quel tocco di ricercatezza e completezza che impreziosisce ulteriormente il disco, ne è l'esempio la stupenda 'A Fish Called Atlantis', un vero a proprio gioiello. Questo '...Where Mountains Walk' è un viaggio che va fatto dalla prima all'ultima canzone, l'ho definito, all'inizio, evocativo per questo motivo, non è un disco semplice, tanto meno usa e getta. Ha nella sua interezza una forza incredibile, prenderne degli estratti non gli renderebbe giustizia. Mi sembra che l'intento dei Juggernat sia stato quello di portare l'ascoltatore con loro attraverso luoghi della mente o reali da loro vissuti. Una menzione d'onore va fatta a 'Dario', l'ultimo pezzo, in italiano, che devo ammettere essere un esperimento perfettamente riuscito, infatti la cacofonia della lingua italiana accostata a questo genere di musica viene messa, incredibilmente, in secondo piano. Finalmente una realtà italica degna dell'attenzione anche dell'estero.

Track by Track
  1. Of Snakes and Men 90
  2. Flamingoes 95
  3. Seven Companios and an Empty Chair 90
  4. Ghostface 85
  5. A Fish Called Atlantis 95
  6. Nailscratched 90
  7. Day of the Dances 85
  8. Thank You for not Discussing the Outside World 85
  9. The Bridge and the Shepherd 90
  10. Dario 100
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
90

 

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