OTUS «Torch» (2022)

Otus «Torch» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.06.2023

 

Visualizzazioni:
585

 

Band:
OTUS
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Titolo:
Torch

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Aromolo :: Vox
Daniele Antolini :: Bass
Fabio Listrani :: Guitars
Brunomaria Cosenza :: Guitars
Leopoldo Russo Ceccotti :: Drums

 

Genere:
Post-Metal / Sludge

 

Durata:
43' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.09.2022

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
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Recensione

Gran bel disco questo dei romani Otus, che con “Torch” in semplicemente 5 brani più intro spiegano a molti newbies come si fa il doom/sludge, e come dominare la pesantezza dei brani rendendo il disco comunque molto scorrevole, senza mai farlo suonare affossato.
“Through the flesh” è infatti un brano che dovrebbe suonare ostico, lungo 7 minuti e passa e che propone un genere musicale abbastanza restrittivo, ma gli Otus invece ce la fanno, e grazie ad un riffing ben arrangiato e strutturato durante tutto il brano, dove sapienti variazioni melodiche verso la fine e una generale ispirazione compositiva riescono a far scorrere il brano in maniera molto fluida. E questo status è confermato nella successiva “The vessel”, anche più lunga (12 minuti e passa), che prima emerge con un crescendo tumultuoso sempre più tangibile, per poi esplodere in qualcosa di atmosferico a tre quarti della durata del brano, fino a terminare con qualcosa di più incisivo verso la fine. Ora, unite tutto questo alla precisione per gli arrangiamenti di cui sopra, e noterete facilmente come gli Otus suonano come tanti wannabes del doom sperimentale vorrebbero, ma non riescono neanche da lontano. E se una “Apnea” si becca la palma del brano migliore del lotto in quanto leggermente più lineare e anche più easy listening (forse involontariamente), non resta che ascoltare il brano di chiusura tra gli episodi migliori del disco, dove gli Otus si permettono pure il lusso di uscire abbastanza dal proprio genere musicale, suonando meno lenti, concedendosi una confidenza che rookie di questo genere non si permetterebbero mai.
Insomma, “Torch” è un disco molto riuscito, che non si trascina puntando tutto sulla pesantezza, ma suona invece molto sciolto, e con positivi interventi di chitarra solista quando serve, per un risultato eccellente. Consigliato non solo agli amanti dello sludge, ma anche come primo approccio a chi non ha esperienza musicale con questo genere.

Track by Track
  1. In tenebris - Intro S.V.
  2. Through the flesh 75
  3. The vessel 80
  4. Apnea 85
  5. Ex tenebris I 75
  6. Ex tenebris II 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 08.06.2023. Articolo letto 585 volte.

 

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