Bleed From Within «Empire» [2010]
Bleed From Within
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Titolo:
Empire
Nazione:
Scozia
Formazione:
Scott Kennedy : Vocals
Craig Gowans : Guitar
Dave Lennon : Guitar
Davie Provan : Bass
Ali Richardson : Drums
Genere:
Durata:
45' 49"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dal marasma delle mille proposte gravitanti attorno all'universo 'Core' e alle sue infinite derivazioni, ecco venire alla luce 'Empire', secondo disco dei Bleed From Within, giovane formazione scozzese più volte accreditata quale erede designata dei Bring Me The Horizon e dedita ad una violenta ibridazione tra Death-Core, Thrash Core e Screamo.
A distanza di poco meno di un anno undici nuove tracks ci vengono proposte, ferali, crude, dirette, ma innegabilmente figlie di una palese evoluzione stilistica che porta questo lavoro ad un livello superiore rispetto al debut-album 'Humanity'.
Se c'è una cosa più difficile nel mondo della musica di un buon esordio, è sicuramente una convincente riconferma, ed in questo caso i nostri hanno davvero superato le aspettative.
Se imbattendosi nel loro disco di debutto infatti si potevano scorgere potenzialità interessanti, grinta da vendere, bei suoni e quella irrefrenabile aggressività che caratterizza il genere, accostate però ad una notevole dose di inesperienza e di ingenuità in fase compositiva, che rendeva il prodotto nel complesso discreto ma non eccelso, in quest'ultimo disco possiamo iniziare a notare una sorta di paradossale "ricerca di ordine nel caos", che non si può registrare in altro modo, se non come un importante passo in avanti.
Sia chiaro per chi ascolterà l'album (e ai cultori del genere mi sento senza dubbio di consigliarlo), non aspettatevi una proposta soft! Brutalità, schiettezza e impeto rimangono al loro posto, esattamente dove le ricordavate, rimangono coerenti rispetto al genere e rispetto all'esordio della band stessa, ma è la struttura dei brani e l'articolazione dei medesimi all'interno dello stesso lavoro a poterci far affermare che la crescita ci sia stata e che quella che ci troviamo davanti sia una realtà che, con convinzione e caparbietà vuole cercare di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama vastissimo delle proposte 'Core', per non essere uno dei tanti gruppi di passaggio, ma piuttosto un nuovo punto di riferimento.
La strada è lunga ma i miglioramenti registratisi in un periodo così breve fanno ben sperare, e se accanto alla crescita stilistica poi si affiancherà lo sviluppo di sonorità più personali e di elementi che aiutino
maggiormente a distinguere la band dalle altre saremo ad un punto di svolta vero e proprio.
Ed è questo il fattore più difficile da elaborare, il genere ha dei limiti insiti nella propria natura, non lascia troppo spazio all'innovazione quanto solo ad un'elaborazione di elementi caratteristici personali, che non può prescindere dal trascorrere del tempo e dall'accumularsi dell'esperienza.
Per ora c'è da essere certi che anche grazie alla guida sapiente della attivissima e attentissima Rising Records, etichetta che ne detiene il contratto, i nostri continueranno a crescere e a proporre ottimamente il loro prodotto.
Il disco ha confermato ottime individualità, ha proposto brani di buon livello quali Last of Our Kind, Vanity e The Healing, mixati con grande efficacia e si candida ad ascolto immancabile per chi segue il genere (magari un pò meno consigliato ai nostalgici dell'Old School..) avendo destato una buona impressione nel complesso, quindi voto ampiamente positivo in attesa del prossimo lavoro, che se verranno confermate le tempistiche a cui siamo stati abituati, fra una decina di mesi circa ci troveremo qua a commentare assieme !
Track by Track
- This Is Our Legacy 65
- The Novelist 75
- Last of Our Kind 80
- The Weaker One 65
- Emperor 65
- Dishonour 65
- Vanity 80
- The Healing 75
- Empress 70
- Welcome to My World 65
- Nothing Left to Lose 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di ojumalu pubblicata il --. Articolo letto 1746 volte.
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