In Sight «From The Depths» (2011)

In Sight «From The Depths» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Karmator »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
In Sight

Titolo:
From The Depths

Nazione:
Italia

Formazione:
Emanuela - Vocals
Andrea - Vocals
Tia - Guitars
Riccardo - Guitars
Cesare - Bass
Mek - Drums

Genere:

Durata:
28' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Dopo ben 16 anni passati a suonare come hobby, finalmente questi In Sight diventano un progetto concreto e 100% metal. Hanno per ora all'attivo 3 E.P. autoprodotti e moltissime date tra nord-Italia e Svizzera, mancava appunto il salto qualitativo finale. Grazie all'unico former member nonché eccezionale batterista Gianluca, finalmente i milanesi Melodeathster ci regalato "From The Depths" che risulta ottimo sia nella fase compositiva che di registrazione, quindi non rimane altro che ascoltare attentamente le successive 9 tracce, 8 se contiamo che l'opening è lasciato al classico Intro. "Mind the Lights" apre le danze nei migliori dei modi. Batteria che accompagna col doppio pedale le violente chitarre. Lasciano spazio poi alla bellissima voce di Emanuela raggiunta dalle cavalcate distorte che ci fanno sobbalzare sulla sedia. Ottimo anche l'assolo e lo scream di Andrea che non risulta monotono. "Winding Coil" con una serie di note veloci ci introducono alla struttura centrale con Andrea presente al mic. Hanno preso molto spunto dai "The Agonist" però con una venatura più melodica e in alcuni punti più violenta. "Frost Hate" parte subito incazzata e con una buona alternanza tra chitarra solista e di accompagnamento. Lo scream e la soave voce di Emanuela aggiungono un ottimo tocco melodico-epico. Davvero bello il ritornello, ben costruito e piacevole fin dal primo ascolto. "Insight" ci accoglie col basso di Cesare raggiunto da Mek e dalla pura cattiveria di Andrea. Ritmi martellanti miscelati ad altri veloci e melodici fanno vibrare di piacere i nostri timpani. "Parasite" parte col botto senza compromessi. Per ora la traccia più tosta Batteria incessante e chitarre senza pietà ci conducono dritti verso il ritornello colmo si suoni e di immagini epiche evocate da Emanuela. Assoli spediti e sagaci ci proiettano alla #7 "Rary" che ci apre le porte della ballad. Arpeggio e assolo mistico accompagnano la soave voce femminile di Emanuela e il nostro pensiero vola con la band per tornare prepotentemente con la seconda parte più incazzata e metal. Ma sono gli assoli che fanno viaggiare le nostre menti ormai possedute dagli In Sight. Per non farci dimenticare che qui c'è anche brutalità, ci pensa il nostro amico Andrea con il suo scream a dare quel tocco death metal all'atmosfera appena creata. "For the Sake of the Show" è subito incazzata e prepotente, per poi lasciarsi andare un poco, giusto per riprendere quell'ossigeno prezioso per affrontare il resto della traccia. Davvero ben eseguita e melodeath come piace a me!! La canzone finale "Informutation" è la degna chiusura di un ottimo album che potrebbe davvero sfondare nella scena internazionale. Un altro splendido esempio di buon metal italiano, eseguito perfettamente e registrato nei migliori dei modi. La mia speranza è di poterli assistere dal vivo per vedere come reggono il peso delle canzoni sul palco, e di ritrovarli presto in studio per il seguito di "From The Depths". Ottimo.