Chiral «Abisso» (2014)

Chiral ĞAbissoğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
06.09.2014

 

Visualizzazioni:
2450

 

Band:
Chiral
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Titolo:
Abisso

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Chiral :: All Instruments

 

Genere:
Progressive Black Metal

 

Durata:
22' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.06.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
The Metal Detector Music Promotions
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Recensione

Non vorrei sembrare qualunquista, retorico o nostalgico, ma il demo di debutto per Chiral, one man band da Piacenza (4 tracks x 22min 21sec) ha tante caratteristiche comuni (e anche fronzoli, per la verità) tipici di tante black metal bands italiane all’inizio della propria carriera: è presentato in maniera pomposa con ogni canzone a definire un atto, come fosse un’opera teatrale, cerca di essere poetico nei testi (senza riuscirci troppo), si manifesta altolocato in fase di biografia con lo stesso Chiral a citare Ulver, Wolves in the Throne Room, ma anche Unanimated, Dissection, Sacramentum, Eucharyst ma anche Porcupine Tree e Opeth, il tutto autodefinito Prog Black Metal, e mi chiedo come fanno tutti questi nomi a stare in un EP di tre canzoni (l’ultima è un outro). Il tutto rigorosamente one man band. Nulla di personale contro le one man bands, ma mi chiedo quante Bands Black Metal in italia sono One Man Bands e usano la drum machine, e quante invece di fare black metal devono apparire sofisticate aggiungendo generi e definizioni improbabili.
Detta così pare che “Abisso” faccia schifo, ma per quanto i luoghi comuni si vedano qui rispecchiati al 100%, l’ascolto dell’album rivela che Chiral potrebbe avere la stoffa per fare qualcosa di buono: escluso l’outro, corto e dai suoni di tastiera che sembrano midi, ed esclusa un’opener chiamata “Disceso nel buio” non male e ben orchestrata ma anche evitabile e non fondamentale, va detto che l’EP si riduce a due canzoni vere e proprie, ovvero “Oblio”, niente di che, e “Abisso”, bella e interessante. In pratica, “Oblio” mostra una mente compositiva capace di scrivere dei bei riffs black metal, ma dopo un riff Chiral gioca a fare il sofisticato senza riuscirci, con un arpeggio pulito e lontano anni luce dal metal che non c’entra niente e decisamente messo al posto sbagliato, dopo il quale ci sono due riffs dove una certa vivacità creativa (l’assolo di basso) si fanno notare, ma il brano è troncato in maniera agghiacciante e in 5 minuti e 20 ho solo sentito qualche bel riff black metal e niente più. A salvare l’EP ci pensa “Abisso”, una canzone di ben 11 minuti che nonostante una parte iniziale acustica insensata (che c’entra col resto della canzone?), riesce a farsi notare, ma come brano Black Metal e basta, senza il minimo tocco Prog e con uno stile abbastanza potente più tipo certi Crystalium e qualcosa di un po’ più epico alla Borknagar, non certo stile Ulver e tantomeno c’entra lo stile degli Unanimated e compagnia citata. Completano l’EP dei suoni curati ma con una drum machine purtroppo finta (drammaticamente evidente nei tempi medi) e una copertina purtroppo davvero brutta, insignificante e che mi fa pensare solo a qualcuno che di notte sta per essere investito.
Insomma: nonostante sia prolisso, presentato come pomposo dove non lo è, originale dove in realtà non lo è e con parole e descrizioni che non c’entrano nulla con ciò che si suona, il potenziale espresso in una delle uniche due vere canzoni dell’album c’è e non è male, il resto onestamente è poca cosa. Consiglio a Chiral di concentrarsi proprio su questo stile più tipicamente Black Metal, lasciando perdere la voglia di un’originalità che non è che non è riuscita: per me, manca completamente visto che qui di prog ci saranno forse gli intenti e la passione personale, ma io non vi ho sentito assolutamente niente, e in generale dire che questo demo ha influenze prog per me è sbagliato esattamente come sarebbe sbagliato aggiungere l’autotune a una nota qualsiasi e dire che ha influenze prese da Emis Killa o Entics.
Consideriamolo per quello che è, un singolo, in attesa di releases più mature e più continue a livello d’intensità, ma nel frattempo ascoltate il demo per quello che è: black metal e basta.

Track by Track
  1. Atto I - Disceso nel buio 60
  2. Atto I - Oblio 55
  3. Atto II - Abisso 70
  4. Atto II - In Assenza 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 06.09.2014. Articolo letto 2450 volte.

 

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