Fanthrash «Duality of Things» (2011)

Fanthrash «Duality Of Things» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.01.2013

 

Visualizzazioni:
881

 

Band:
Fanthrash
[MetalWave] Invia una email a Fanthrash [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Fanthrash [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Fanthrash [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Fanthrash

 

Titolo:
Duality of Things

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Mary :: Bass
Greg :: Guitars
Less :: Vocals
Pilate :: Guitars (lead)
Radd :: Drums

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
49' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.07.2011

 

Etichetta:
Rising Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Rising Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Rising Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Rising Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Rising Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La scena thrash polacca non sarà forse notissima come quella Americana o tedesca, ma si avvale del debut album di una band formatasi nel 1986 ma che, dopo essersi sciolta nel 1990, si riforma nel 2010 e torna con questo “Duality of things”, contenente 12 tracce per 49 minuti di un thrash che poco ha a che fare con l’old school e che anzi si mostra perlopiù eclettico, dotato di disparate influenze tra cui una certa vena prog nei cambi di tempo e negli assoli, oltre che un largo uso di tecnica e alcune trovate stilistiche poco ortodosse e non molto diverse da certi lidi battuti dai Carnivore e da certi Obscura in passato.
Ne esce fuori un disco schizoide, senz’altro originale e che alla lunga convince per le ottime capacità tecniche del combo polacco e per non ridurre tutto a una pappardella titubante e che non sa andare veloce. No: qui l’andamento è eclettico, imprevedibile e nondimeno spiazzante per chi non dispone della giusta apertura mentale, e colpisce alla grande il bersaglio in brani come la bella title track, la visionaria “Green Tattoo” e “trauma despotic”, complessa e che si sfoga alla fine. è soprattutto la seconda parte del cd a colpire il bersaglio, con “Toxic mind”, “Domino” e “Rita from the hills” che non sbagliano neanche un colpo.
Insomma: un disco probabilmente registrato un po’ troppo con suoni death metal, con la voce un po’ troppo monocorde e forse anche con certi passaggi un po’ poco collegati, ma questo è uno di quei cd dove il coraggio, la voglia di sperimentare e di andare oltre è talmente accentuata e (particolare da non sottovalutare) incredibilmente riuscita, che non posso non premiarla. Chiaramente si tratta di un disco il cui acquisto è destinato ai metalheads più open minded e di un buon esempio di disco metal sperimentale che prende a calci nel sedere i “wannabe” che provano ad addentrarsi in questi stili compositivi. Consigliato!

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Allocation of the Soul 65
  3. Aggressor 70
  4. Forced 65
  5. Duality of Things 75
  6. Under the Open Sky 70
  7. Trauma Despotic 75
  8. Green tattoo 75
  9. Lizard Skeleton 70
  10. Toxic mind 80
  11. Domino 80
  12. Rita from the hills 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 24.01.2013. Articolo letto 881 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.