Neurosphere «Anthem of the Lost: Part II Dawnwards» (2022)

Neurosphere «Anthem Of The Lost: Part Ii Dawnwards» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zolgia108 »

 

Recensione Pubblicata il:
10.02.2023

 

Visualizzazioni:
643

 

Band:
Neurosphere
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Titolo:
Anthem of the Lost: Part II Dawnwards

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio Oliva - Vocals & Guitar;
Alessandro Ruotolo - Guitar;
Domenica Pietrucci - Bass;
Marco Minno - Keyboard Synth;
Marco Lio - Drums

 

Genere:
Prog Death Metal

 

Durata:
40' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.03.2022

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Anthem of the Lost (Part II Dawnwards) dei Neurosphere si preannuncia come un inno alla desolazione e alla perdizione del mondo terreno.
The Deluge of Stones è, come da titolo, un diluvio di pietre: un'entrata dal sottosuolo per la band, che parte subito possente e cavernosa. Accordi ben armonizzati che, dopo aver pian piano riempito i cunicoli, si innalzano fino a squarciare le nuvole e a far scendere la pioggia calma che si sente nel finale. Inaspettata l'apertura quasi celestiale, soprattutto grazie ad un taglio molto ispirato del basso. Ciò che nasce dal profondo sale e si unisce al divino.
Mistrust Syndrome mi dà invece l'idea che lo stesso pezzo sia frutto di una diffidenza generale. Molto God Dethroned, ma avrei gradito meno alternanze e più continuità nella violenza, risulta pertanto un brano quasi strozzato e che non riesce mai a volare del tutto.
The Rat Lord è il Cambiamento. Tensione e apertura che rasentano la perfezione, headbanging assicurato, suono diretto e coinvolgente, martellante. Oserei dire necessario per spezzare l'album e recidere i legami con i 15 minuti precedenti, ridando vita e distruzione.
Dal punto di rottura si riparte calmi con When I'm dying: reminiscenze di Doom (il videogioco, non il genere; non è un caso che in passato sia stato scelto un loro brano per una mod di Doom III). L'arpeggio che cattura ed un basso sognante slanciano l'apertura vocale, così che possa aggrovigliare tutte le emozioni accumulate finora in quello che ritengo il pezzo più emozionante dell'album.
"Katatonica" la voce, che aiuta moltissimo ad entrare nel vortice di malinconia, apprezzato in questo caso anche il solo dalle sonorità giuste e che si prestano bene ai sintentizzatori, per quanto fosse "aspettato" non sempre è necessario spezzare gli schemi, soprattutto quando funzionanti. Chiosa che ridiscende nell'oscurità per preparare l'ascoltatore al vero capolavoro demoniaco dell'album: Pnakotic Fragment.
Pnakotic Fragment ha un'apertura abissale alla Watain (e consequenzialmente alla Dissection), un intreccio di suoni al massimo dell'Ispirazione. In questo pezzo c'è l'essenza dell'apocalisse: l'avanzata della legione, il fuoco, l'epurazione.
Mi siederei volentieri sul punto più alto del mondo per assisterne alla fine ascoltando questo pezzo, ma ho già una playlist pronta, però chissà, forse potrei trovare spazio!
L'album si conclude con The Anthem of the Lost: "My spirit is gone but my body doesn't fly", se quello che ho sentito è corretto non c'è frase migliore per descrivere non solo il brano che dà il titolo all'album ma anche l'intero lavoro. L'infinito vagare in un deserto di corpi quasi senza speranza, l'unica certezza che hanno è quella di, prima o poi, essiccarsi al sole, ma le ceneri spargeranno le loro idee e la loro anima ai posteri. La rinascita della creatività.
Un disco eclettico che denota le diverse conformazioni musicali di ogni singolo artista, seppure sia cristallino l'affiatamento nel gruppo. Riff monolitici e ben intrecciati, arpeggi e parti acustiche eccellenti, voce che si presta bene al contesto e che riesce in un compito per niente semplice: far parte dell'insieme. Un po' meno apprezzati invece alcuni fraseggi in distorto che tendono talvolta a smorzare l'atmosfera. Album solido che riascolterò volentieri.

Track by Track
  1. The Deluge of Stones 75
  2. The Mistrust Syndrome 50
  3. Rat Lord 70
  4. When I'm Dying 80
  5. Pnakotic Fragment 90
  6. The Anthem of the Lost 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Zolgia108 » pubblicata il 10.02.2023. Articolo letto 643 volte.

 

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