Thunder Rising «Back to the Time of Rock» (2022)

Thunder Rising «Back To The Time Of Rock» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
26.08.2022

 

Visualizzazioni:
654

 

Band:
Thunder Rising
[MetalWave] Invia una email a Thunder Rising [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Thunder Rising [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Thunder Rising

 

Titolo:
Back to the Time of Rock

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
ALESSIO SPINI – Vocals
FRANK CARUSO – Guitars
ENZO CARUSO – Keyboards , Backing Vocals
GABRIELE BARONI – Bass
CORRADO CICERI – Drums

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
45' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.03.2022

 

Etichetta:
Music for the Masses Records
[MetalWave] Invia una email a Music for the Masses Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Music for the Masses Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Music for the Masses Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
[MetalWave] Invia una email a Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mazzarella Press Office
Grand Sounds PR
[MetalWave] Invia una email a Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grand Sounds PR

 

Recensione


Il progetto THUNDER RISING nasce nel 2012 grazie a Frank Caruso e Corrado "Nail" Ciceri, due amici che avevano già collaborato nel 1986 nel gruppo FIREHOUSE.

Con il passare del tempo e dopo aver affrontato diverse esperienze in ambito musicale Frank (in Arachnes e Strings24) e Corrado (Wine Spirit) decidono di riprovarci con lo stesso entusiasmo di sempre, forse pure di più.


Si parte subito con Fate train, brano che si accosta molto alle sonorità hard rock anni ottanta e mantiene alto l’interesse dell’ascoltatore anche grazie a un chorus semplice ma non per questo di meno valore; Black tiger, più arrabbiata e grintosa, sarebbe interessante vederla e sentirla dal vivo grazie alla sua verve.
Scratch on the hood si rivela molto orecchiabile e ritmata, a stupirmi è I’m still alive: il suo titolo mi faceva intendere una canzone colma di risentimento e parole avvelenate, invece ci troviamo di fronte una piacevole ballad che scalfirà anche i cuori più duri.
In Timeless blues troviamo un mood allegro e spensierato che ti invita a ballare gloriosamente; Rock from the sky e Don’t be shy tornano sulla scena più rock ammiccando alla vecchia scuola con un mood graffiante.
Nameless è interamente strumentale e sperimenta un suono più da colonna sonora discostandosi, almeno parzialmente, da ciò che abbiamo sentito sino ad ora.
Escape from you mi ha da subito ricordato Jon Bon Jovi nei loro pezzi un pò meno commerciali e più spontanei; Labyrinth of spectre si muove su un rock gradevole e ben bilanciato da qualche venatura blues che non fa mai male, anzi dona un accenno canzonatorio e ammiccante al tutto.
Nuovamente una sperimentazione in Nameless part 2, tutto sommato gradevole grazie al lavoro fatto dalla chitarra che da una certa coerenza al pezzo.
Eccoci alla fine con Stairs to the top: un senso di déjà vu permea la traccia per intero la quale si rifà chiaramente al genere rock di quaranta o trenta anni fa, apprezzabile il lavoro sui cori e il chitarrista che riesce ad inserire del suo in modo da dargli un tono più “cattivo” o, meglio dire, heavy.

Back to the time of rock è terribilmente onesto: è piuttosto chiaro quali siano le sue radici, come è chiaro quale sia un pò il suo scopo, il titolo dice un pò tutto o quasi.
È da subito evidente che chi ha fondato questo progetto ha una notevole esperienza sul campo che va a pari passo con la passione innata per la musica, nello specifico il rock vero, quello che ci piace e che risulta viscerale.
Sicuramente i Thunder Rising ci hanno messo tanta personalità e il risultato finale credo possa unire e convincere tutti gli amanti del genere e non. Certo, alcuni brani spiccano maggiormente rispetto ad altri, forse perché mostrano appieno le notevoli doti di tutti i musicisti coinvolti, ma è assolutamente normale che sia così anche per un gusto personale di ogni persona che ascolta l’opera.
In sintesi, Back to the time of rock vale assolutamente la pena di essere ascoltato e goduto fino all’ultimo secondo.

Track by Track
  1. FATE TRAIN 75
  2. BLACK TIGER 75
  3. SCRATCHES ON THE HOOD 70
  4. I’M STILL ALIVE 75
  5. TIMELESS BLUES 75
  6. ROCK FROM THE SKY 70
  7. DON’T BE SHY 70
  8. NAMELESS 75
  9. ESCAPE FROM YOU (Extended Version) 75
  10. LABYRINTH OF SPECTRES 75
  11. NAMELESS (Second Movement) 75
  12. STAIRS TO THE TOP (Only for CD Bonus Track) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
73

 

Recensione di reira » pubblicata il 26.08.2022. Articolo letto 654 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.