Intervista Flash: Baryonyx

Immagine di Baryonyx Baryonyx è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Antonio: Ciao intanto vi ringraziamo per l’opportunità di essere intervistati sul vostro sito. Il nostro progetto è iniziato a fine 2007 e siamo giunti fino ad oggi attraverso vari progetti musicali. In principio abbiamo scritto canzoni più punk/pop vista la nostra età adolescenziale, poi siamo passati attraverso un disco più alternative rock più maturo e stiamo attuando un progetto adesso alternative rock tendente all’elettronica. Non suoniamo musica “tallissima” ma possiamo reputarci una bella realtà nel mondo dell’underground specialmente da quando abbiamo pubblicato la canzone “NoSen” che invito tutti ad ascoltare.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Matteo: La nostra band nel corso degli anni è stata influenzata da band molto diverse:partendo dagli inizi abbiamo basato il nostro sound sul punk stile vecchi Green Day e Blink182.rnPoi ci siamo lanciati su qualcosa di più melodico dopo aver ascoltato “Live Forever” degli Oasis assimilando un sound più tendente al BritPop.rnCi piacciono molto anche i Linkin Park da cui abbiamo preso quel pizzico di elettronica in più.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Antonio: Penso che l’EP “Trias” sia stato un bel passo avanti per noi indipendentemente dai giudizi della critica. Non era facile passare da un genere più commerciale a qualcosa di underground con tematiche complicate come quelle scritte. Dal punto di vista musicale lo giudico un buon lavoro in quanto su cinque tracce dell’EP due hanno fatto un bel successo passando tra compilation, radio e tv tramite video ufficiali: mi sto riferendo ovviamente a “NoSen” e “Nuvole di Vetro” e ci tengo come sempre a ringraziare la nostra etichetta Ghost Label Record per la ristampa digitale di “Trias” riportandolo sulla scena

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Matteo: Anche se non del tutto metal la nostra musica ha senz’altro qualcosa da dire in questo panorama.rnOltre all’energetico rock che abbiamo tirato fuori negli anni dalla sala prove e le applicazioni di batterie Pad sui alcuni dei nostri brani, abbiamo da offrire le tematiche paranormali. Quest’ultime infatti sono il nostro punto di forza e di riferimento.rnNon abbiamo mai ascoltato niente a livello italiano che trattasse o si affiancasse al tema degli universi paralleli, buchi neri, antimateria, butterfly effect, spazio/tempo.rnNoi fondiamo la fisica dell’universo con la musica rock e questo ci sembra un passo avanti, un’innovazione.rnUn esempio è la nostra canzone, nonché nostro cavallo di battaglia, “NoSen” che ci ha messo in risalto in ambito cittadino, provinciale e anche nazionale, facendoci contraddistinguere dalle altre band.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Antonio: vista la scarsa fetta di mercato discografico rimasta per le etichette non appartenenti al gruppo major direi che l’underground è l’unica vera scena musicale di qualità rimasta in Italia. Niente da togliere ai grandi artisti che se sono arrivati fin la avranno i delle doti ma ritengo che la “buona musica” quella respirata tra sale prova e concerti nei rock pub sia qualcosa che puoi trovare solo nell’underground. Ci sono molte band valide non sto qua a dilungarmi sui nomi penso più o meno tutti abbiamo in mente qualcuno leggendo queste righe.

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Matteo: Vorremmo cancellare sicuramente due date che sostenemmo in passato in cui per via di soundcheck saltato e suoni fatti male ci vedemmo in difficoltà a suonare di fronte al pubblico.rnLe cose belle invece sono tante dall’apparizione in compilation come ITALY LOVES ROCK al fianco di Velvet, Bologna Violenta, Shandon o VS THE WORLD VOL 9 promossa dalla QuickstarProduction/Distrophonix di Baltimora ai passaggi in tv come BlankTV e Mediaset, ai vari concertoni o ai passaggi su molte radio (italiane e non), ma soprattutto per i piccoli momenti passati in studio o in sala prove a fare grasse risate.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Antonio: penso che internet sia un valido mezzo per promuovere la propria musica. Questo però non toglie che senza anche una piccolissima etichetta che ti promuove rimane difficile raggiungere un pubblico più “vasto”.rnPenso che la vera rivoluzione degli ultimi 2 anni nel campo della “web music” sia lo streaming perché tramite gli accordi con le compagnie telefoniche di rete mobile (vedi vodafone / spotify o TIM / cubomusica )puoi avere tutti i tuoi artisti preferiti, anche della scena underground, sempre a portata di telefono. In questo senso direi che internet è un veicolo imprescindibile.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Matteo: Personalmente io ad oggi non acquisto CD ascolto tutto in streaming o se devo acquisto su iTunes le singole canzoni che più mi interessano dei vari artisti che mi piacciono.rnIo ascolto veramente tutto non c’è un genere che non mi piaccia.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Matteo: Il nostro gruppo da grande sicuramente non vorrà mai smettere di innovare e di portare sempre sulla piazza un qualcosa di fresco,per il resto non so si vedrà con il tempo.

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Baryonyx: Grazie ancora per la disponibilità sui vostri spazi! Invito tutti i lettori di MetalWave a passare dai nostri canali social e web e su quelli dell’etichetta Ghost Label Record in vista del nostro prossimo lavoro. Vi consigliamo l’ascolto dei brani “NoSen”,“Nuvole di Vetro” e “P.P.F.”. Stay rock!

Intervista di Jerico Articolo letto 1831 volte.

 


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