Ural «Party With The Wolves» (2016)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
06.10.2016

 

Visualizzazioni:
1839

 

Band:
Ural
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Titolo:
Party With The Wolves

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alex :: Lead and Rhythm Guitar, Backing Vocals;
- Ste :: Bass Guitar, Main Vocals;
- Phil :: Drums;

 

Genere:
Thrash Metal / Crossover

 

Durata:
21' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.10.2016

 

Etichetta:
Eartquake Terror Noise
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Punishment 18 Records
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Code7 Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con un demo ed un Ep datati rispettivamente 2011 e 2013, dalla provincia di Torino, il trio degli Ural mette in uscita il proprio primo full lenght a nove tracce per una ventina di minuti di martellante Thrash. Ed è proprio questo “Party with the Wolves”, al di là di una attraente cover, ad offrire una ritmica d’importazione fine anni ’80, dove sonorità al limite del grezzo e voce mista tra clean e scream, mantengono ulteriormente banco alla spietatezza delle andature. Sostanzialmente le ritmiche, talvolta anche sin troppo uniformi tra loro, vengono in definitiva maggiormente apprezzate grazie ai riff della chitarra che tende a mantenere una propria spiccata personalità. Tendenza notata con l’ascolto di questo lavoro è l’inserimento, di tanto in tanto di contesti più tendenti all’hardcore rispetto all’apparente costanza del thrash. I brani, anche per la loro breve durata, complessivamente scorrono bene anche se l’assenza della seconda chitarra indubbiamente si fa sentire non poco. Dopo l’ intro intitolata “Electroshock” parte martellante il primo effettivo brano del platter con “Party with the Wolf” un brano schietto sin dall’inizio per la sua travolgente ritmica che, pur apparendo quasi scontata in realtà offre degli interessanti spunti ritmici di notevole spessore; segue poi “Wrong Execution” dalla partenza un po’ più moderata rispetto al precedente brano all’interno del quale a dettare legge questa volta è la parte cantata per la sua cattiveria decisamente espressiva; segue poi “Cranial Trauma”, altro brano non troppo elaborato nei contenuti ma scattante come una molla sin dai primi secondi di ascolto; interessante la proposta di “The Day After”, uno dei brani a giudizio di chi scrive meglio riuscito di questo disco per le sue ritmiche quasi a rimbalzo unificate ad un’andatura ben compatta nei contenuti; i due minuti tondi tondi di “Circle Pit” hanno come componente un’alternanza sonora che spazia da pura follia a brevissime pause ben concepite all’interno delle quali emergono le discrete doti della chitarra; un intro moderata in simil arpeggio distorto è l’apertura del successivo “Amen” subito pronto ad invadere l’ascoltatore con la sua ritmica dinamica ma forse un po’ troppo scontata; “Black Out” dopo un intro accelerato non poco, viene messo in moto tutto il suo nervosismo ai limiti dell’isterismo più totale; “The Endless Story of Outher Spaces Attack” conclude il disco in maniera nuovamente dinamica ma non troppo entusiasmante. Il disco indubbiamene ha dei pro e dei contro: positiva indubbiamente è la dinamica e la voglia di fare che ha questa band soprattutto la capacità di unificare in alcuni tratti il thrash quasi all’hardcore; mentre i contro sono rappresentati innanzi tutto dalla mancanza di una seconda chitarra e dalle ritmiche che risultano un po’ ripetitive e scontate. I presupposti per offrire un prossimo quanto ottimo lavoro ci sono tutti sperando comunque che questa band li colga per migliorarsi ulteriormente.

Track by Track
  1. Electroshock S.V.
  2. Party with the Wolf 65
  3. Wrong Execution 65
  4. Cranial Trauma 60
  5. The Day After 70
  6. Circle Pit 60
  7. Amen 60
  8. Black Out 55
  9. The Endless Story of Outher Spaces Attack 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 06.10.2016. Articolo letto 1839 volte.

 

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