Diatharchy «Sentient» (2023)

Diatharchy «Sentient» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.11.2023

 

Visualizzazioni:
536

 

Band:
Diatharchy
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Titolo:
Sentient

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Diath :: All instruments;
- Giacomo Torti :: Drums, some drum arrangements;
- Alessandro Rizzuto :: Guitars & guitar arrangements;

 

Genere:
Progressive / Avantgarde / Black Metal

 

Durata:
37' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il progetto one man band Diatharchy prende corpo per l’idea e la passione di Diath alla musica che spazia tra l’avantguarde, il black metal e il progressive. Le undici tracce di “Sentient” che vedono anche il contributo in favore dell’autore di altri membri appartenenti ad altre band, offre in sostanza uno spaccato tra i generi di cui sopra supportati anche da una buona produzione e da idee originali. Non mancano nel corso dell’ascolto, affiancati a ritmiche egregie e magistrali, anche l’inserimento di strumenti a fiato che vanno a contemplare al meglio il clean reso dall’autore. E’ interessante vedere confluire un insieme di idee diversificate, sia sotto il profilo ritmico che compositivo strutturale, in ogni singolo brano i cui esiti offrono momenti di maggiore intensità rispetto ad altri prevalentemente più moderati. Anche l’approccio con i vari suoni utilizzati rende il tutto decisamente appetitoso, senza annoiare e senza rendere il tutto similare tra un brano e l’altro; anche il synth la fa da padrone nel corso dell’esecuzione di alcuni brani dove in realtà, il sopraccitato clean assurge un atteggiamento tendente al growl. Se quindi con “ Sentient” e la successiva “Memory Of Time” si assiste ad un qualcosa di particolarmente originale soprattutto per quanto concerne l’approccio con l’ascoltatore, “Pugacioff”, appare forse un po’ noiosa nella sua prima parte, per poi rendersi maggiormente attraente nella seconda metà grazie ai notevoli e divertenti squarci ritmici; non male l’insieme di progressive e avantgarde di “Sikringen Birken”, brano che assume diverse sfaccettature anche per la vena più epica che lo caratterizza; la lunga “V” un brano di quasi dieci minuti di ascolto, pare assimilarsi in qualche passaggio ad un power metal che poi incentra il proprio potenziale nuovamente su un prog non troppo complesso ma d’effetto. Il basso la fa invece da padrone della strumentale oscura “EV Intermission”, altra buona prova che conferma la buona intuitività dell’ autore ad offrire squarci dall’impatto diversificato; il platter si chiude poi con “AtlAntico” un brano quasi scenografico per il ruolo e per l’impatto clean offerto e per l’evidente dose ritmica che fa tutto il resto. Un “disco sorpresa” definirei questo “Sentient”, in cui la vena artistica del proprio autore, unificata all’ottimo supporto degli altri strumentisti, offre un ascolto decisamente consigliabile ed originale.

Track by Track
  1. Sentient 75
  2. Memory of time 75
  3. AE intermission S.V.
  4. Pugacioff 65
  5. E2 intermission 75
  6. Sikringen Birken (The deed must be done) 70
  7. Dawn S.V.
  8. V (The quest for nothing) 75
  9. EV intermission 75
  10. AtlAntico 75
  11. Sentient beings S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 02.11.2023. Articolo letto 536 volte.

 

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