Insect Kin «Endless Youth & Other Diseases» (2008)

Insect Kin «Endless Youth & Other Diseases» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Animal »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1618

 

Band:
Insect Kin
[MetalWave] Invia una email a Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Insect Kin [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Insect Kin

 

Titolo:
Endless Youth & Other Diseases

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Ughi - Guitar & Vocals
Stefano Ughi - Lead Guitar
Diego Spinelli - Bass & Back Vocals
Andrea Sangalli - Drums

 

Genere:

 

Durata:
31' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La prima cosa che salta all’occhio di questo lavoro è sicuramente l’approccio grunge fatto da questi 3 ragazzi di Milano.Grunge vicino ai canoni dei gruppi di seattle degli anni ’90, purtroppo, perché questo disco pur essendo ,suonato impeccabilmente, divertente ed “orecchiabile”non si distacca granchè dalle creazioni dei gruppi che menzionavo prima.

Ma bisogna ammettere la bravura degli insect kin di scrivere pezzi che facilmente entrano in testa come la tostissima “Most of the sequels are worst than original” e la malinconica “First aid” che a mio parere sono i pezzi più riusciti dell’intero album.

Ognuno all’interno della band, fa il suo dovere : le chitarre sono toste e la seconda chitarra da quel tocco noise che rende il tutto più nostalgico, la linea di basso segue bene la ritmica e la batteria porta avanti il groove con semplicità ma con granitica durezza, e la voce oltre gli urli sguaiati tipici di questo genere esegue ottime melodie che rendono il sound appetibile anche per i meno “duri”.

Oltre al puro oggetto critico che questo lavoro non si discosta dall’etichetta “grunge”, siamo di fronte ad un ottimo lavoro che farà pensare ai più, di essere di fronte ad una band di seattle piuttosto che a dei ragazzi di Milano.

Track by Track
  1. Most of the sequels are worst than original 78
  2. Springstone 70
  3. Ginger monkey 75
  4. Protection Zero 72
  5. Bullet theory 70
  6. First Aid 78
  7. Positive 72
  8. Little Monkey 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Animal » pubblicata il --. Articolo letto 1618 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti