«ROMA CAPUT DOOM (II)»

Data dell'Evento:
11.03.2023

 

Nome dell'Evento:
ROMA CAPUT DOOM (II)

 

Band:
Cultus Sanguine [MetalWave] Invia una email a Cultus Sanguine [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Cultus Sanguine [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Cultus Sanguine [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Cultus Sanguine
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Ars Onirica [MetalWave] Invia una email a Ars Onirica [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ars Onirica
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Luogo dell'Evento:
Defrag

 

Città:
Roma (RM)

 

Promoter:
Stoned Hand of Doom [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Stoned Hand of Doom .
MetalFabbro .
Altamira Events [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Altamira Events

 

Autore:
Tusk»

 

Visualizzazioni:
718

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Godwatt I nomi del festival promettono uno show molto interessante, in più la mia curiosità era proprio ascoltare i Godwatt dal vivo come avevo già annunciato nella recensione che ho scritto del loro ultimo album.
Parlo di festival perché in realtà il giorno prima c’era un’altra lineup e anche questa molto interessante: Epitaph, Misantropus, Funeral Mantra e Scoville. Purtroppo non sono riuscito a presenziare in entrambe le giornate.

L’apertura delle porte era fissata alle ore 20 con la prima band, gli Elephante, pronta ad esibirsi alle 20.30, nonostante mi sia impegnato ad arrivare per quell’ora è stato nella pratica impossibile. (Mi dispiace Elephante, sono sicuro che ci rifaremo).
Arrivo al Defrag a metà set list degli Ars Onirica, quindi non trovo né giusto né professionale recensire il live di questa band.

Satori Junk, band milanese (se non sbaglio o sentito male) molto interessante! Una lineup che prevede l’uso anche di un synth/electric piano da parte del cantante, ma non in maniera continuativa, lo strumento entrava e usciva nei punti giusti rinforzando lo strumentale. Molto interessante l’uso della voce. I Satori Junk hanno un bel impatto visivo che accompagna lo spettatore verso un mondo psichedelico in maniera aggressiva ma elegante. Mi sono piaciuti.

Salgono sul palco i Godwatt. La curiosità, come detto prima, era molta e volevo togliermi degli interrogativi. La band sin dalla prima nota risulta la più massiccia e compatta (di quelle che ho potuto ascoltare). Tutto funzionava come doveva. Un live show potente e ben organizzato nella set list. Non c'è stata la rievocazione portata sull’album di quegli ambienti che mi intimoriva, MA non ne ho avuto la necessità. Il sound proposto dai Godwatt nel live va bene così com’è, sincero e diretto. Sono stati per me la vera band di punta del festival. Rinnovo i complimenti che gli ho fatto anche personalmente quella sera.

Cultus Sanguine, mi aspettavo molto di più. Soprattutto da una band di questo calibro che già era attiva negli anni 90! La band headliner è generalmente quella che aspetti con più ansia e curiosità. Purtroppo alla terza canzone la mia attenzione si è persa. Ho trovato lo show poco coinvolgente e anche fuori dal genere. Musica ben eseguita, nulla da dire, il livello tecnico dei musicisti era ottimo, ma credo che nonostante la lineup più numerosa il sound era il meno coinvolgente. Voglio però ripetere che secondo me è stato più che altro un errore di genere. Ci sono riferimenti all’atmosfera doom, ma troppo pochi e nessuno di questi rivolti verso il nonno stoner.

Un bel festival che andrò sicuramente a rivedere nel 2024, visto che ne è già stata annunciata la terza edizione!
Consiglio a tutti voi lettori di venire l’anno prossimo, e li ci facciamo anche una birra insieme sotto le note Doom e Stoner.

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Tusk Articolo letto 718 volte.

 

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