Intervista Flash: HOLY SHiRE

Immagine di HOLY SHiRE HOLY SHiRE è il nome di un storico progetto della multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

Siamo nati nel 2009 con l’idea di portare qualcosa di personale nella scena metal italiana: un mix di symphonic, epic e power metal con una forte anima fantasy. Fin dai primi anni ci siamo fatti conoscere nella scena underground suonando tantissimo e puntando da subito ad avviare il nostro progetto artistico e discografico. In particolare, abbiamo investito sul creare la nostra identità visiva e musicale che ci rappresentasse a pieno, con un sound che unisse narrazione, orchestrazioni e metal diretto.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Le influenze principali arrivano da band come Nightwish, Blind Guardian ed Epica, ma ci siamo fatti influenzare molto anche dai grandi compositori di colonne sonore e come Hans Zimmer, Howard Shore o, ancora, Morricone. Inoltre ci sono anche accenti folk, elementi prog ed inserti vocali e strumentali che danno al nostro sound una forma sempre più personale. Ogni componente presente e passato ha poi portato qualcosa di suo, e questo ha sempre reso la scrittura più ricca e sfaccettata.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Per molti addetti ai lavori Invincible è il nostro lavoro più completo e rappresentativo e questo ci fa un gran piacere. Dal punto di vista del gruppo, è il risultato di anni di crescita, vera ed intensa, e siamo davvero orgogliosi del risultato. C’è dentro tutto quello che siamo: orchestrazioni epiche, riff intensi, flauto traverso in primo piano, voci femminili complementari e testi che fondono mitologia, letteratura e riflessione personale. È un disco che suona potente, ma che non perde il lato più emotivo, con una narrazione ben precisa che tiene tutto insieme.

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Le band sono tantissime, è vero, e spesso il mercato è saturo. Distinguerci allora diventa essenziale e lo facciamo curando ogni aspetto: dalla composizione ai suoni, dalla narrazione all’impatto live. Il nostro uso del flauto traverso (vero, non programmato), la doppia voce femminile che alterna timbri e caratteri diversi, le orchestrazioni originali e l’attenzione per le tematiche ci aiutano a creare un’esperienza musicale e visiva che è effettivamente riconoscibile. Non vogliamo solo “suonare bene”, vogliamo trasportare chi ci ascolta in un mondo altro e farlo nel miglior modo possibile.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

È una scena viva, ma spesso penalizzata da poca visibilità e da spazi limitati per esprimersi. Ci sono band validissime, anche con idee innovative, ma le opportunità sono poche e spesso tutto si regge sulla passione degli stessi musicisti e degli organizzatori più volenterosi. Per fortuna ci sono realtà come Metalwave che continuano a supportare chi prova a fare musica con serietà e coerenza. Ad esempio, noi siamo in costante brainstorming riguardo a come emergere e valorizzare la nostra musica, e per questo abbiamo ideato l’evento Tolkien Night, la cui prima edizione si è tenuta nello scorso aprile. È stata una meravigliosa occasione per creare un evento a nostra immagine e somiglianza, con band amiche e con canzoni ispirate da Tolkien, bancarelle ed artigiani, e spazio per i cosplayer più appassionati agli scritti del Maestro. E sarà sicuramente un evento che ripeteremo, anche in altre città.

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Cancelleremmo poco, perché anche le difficoltà ci hanno formato. Ricorderemo per sempre le emozioni dei primi live, l’uscita dei nostri dischi, l’affetto del pubblico e la recente esperienza al Brintaal Festival, in cui abbiamo suonato ad un pubblico particolarmente numeroso che rispondeva e ci trasmesso molta energia. O il Masters of Rock in Repubblica Ceca, di qualche anno fa.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Essenziale, ma non sufficiente. È una risorsa potente che permette di arrivare a chiunque, ma non basta “esserci”: bisogna saper comunicare, distinguersi e creare connessioni vere. Noi usiamo la rete per raccontare la nostra visione, ma continuiamo a credere molto anche nella dimensione fisica, sia nei concerti che nel supporto fisico.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

In quanto band, il formato fisico ha ancora valore per noi. Alcuni di noi sono veri collezionisti, altri scoprono musica principalmente in digitale, ma cerchiamo tutti di supportare la scena, anche economicamente. Ogni mese ascoltiamo dischi nuovi e storici, italiani e internazionali. Siamo musicisti, ma prima di tutto ascoltatori attenti.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Vogliamo continuare a crescere, portando la nostra musica in giro per l’Italia e, perché no, anche fuori dai nostri confini. Il sogno è poter suonare su grandi palchi, mantenendo però la coerenza e l’identità che ci hanno sempre guidati. Invincible è solo l’inizio di un nuovo ciclo, e abbiamo già in mente le prossime storie da raccontare.

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Grazie a Metalwave per il supporto, per questa bella chiacchierata e per la notevole recensione di Invincible. Invitiamo chi ancora non ci conosce ad ascoltare Invincible e a seguirci sui nostri canali. Ma soprattutto… veniteci a vedere live! Il 22-23-23 Maggio saremo in giro per l’Italia, in un minitour di spalla band di primo livello come Labyrinth e Iron Savior. Che altro dire? Restate connessi… il viaggio continua!

Intervista di Jerico Articolo letto 29 volte.

 


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