Sandness «Like An Addiction» (2013)

Sandness «Like An Addiction» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Andreas X »

 

Recensione Pubblicata il:
20.04.2013

 

Visualizzazioni:
2317

 

Band:
Sandness
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Titolo:
Like An Addiction

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mark Denkley - bass, vocals
Robby Luckets - guitar, vocals
MetYou ToMeatYou - drums

 

Genere:
Hard Rock / Sleaze / Glam Metal / Heavy Metal

 

Durata:
42' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.04.2013

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Sandness sono un terzetto proveniente da Rovereto (TN) nato nel 2008 e che, negli ultimi anni, ha riscosso un buon successo in Italia e all’estero, proponendo un glam rock di stampo tipicamente ‘80s. Ecco, appunto, “tipicamente ‘80s” è la definizione, a mio parere, più corretta.
Già dalla track di apertura, “Artificial Lover” (a proposito, carina l’idea di un’ode ad una bambola gonfiabile!), si denota l’impronta della band. I riff sono adrenalinici e il main theme strumentale è di quelli che entra subito in testa. Il midtempo “Bad Things Cause Bad Things”, oltre alla perla di saggezza (che non guasta mai) ci offre dei riff solidi e mi ricorda tanto il sound dei norvegesi Turbonegro, ma non spicca per particolare incisività. La successiva “Don’t drop” alza un po’ il ritmo e si rivela alquanto “ballereccia” (mi si passi l’orrendo pseudoneologismo), facendo da preludio alla supercarica “Darkness Around Me”, una bella scarica di adrenalina dai riff semplici ma incisivi. La cowbell all’inizio di “Dreamin’ Is My Way” toglie all’ascoltatore qualsivoglia residuo di dubbio sulla proposta musicale dei Sandness, per quanto comunque questa canzone sia particolarmente godibile grazie ai frequenti cambi di stile nel riffing (opinione puramente personale, in linea di massima i riff sono molto semplici e lineari, ma assolutamente incisivi e catchy). Il giro di boa dell’album si compie con la strumentale “Lia”, un piacevole intermezzo di chitarre acustiche che si intrecciano tra loro perfettamente sullo sfondo di un tappeto di archi.
Acustica è anche l’intro dell’altra perla di saggezza, “Pay What You Say”, che non regala particolari spunti all’ascoltatore, così come “Drinkin’ Wine Under The Bridge”, per quanto quest’ultima sia un po’ più “lanciata”. “No One Leaves Under The Dawn”, parte con un main riff davvero vincente.. Izzy Stradlin’ sarebbe di sicuro d’accordo, visto che l’ha (più o meno) scritto lui per primo (avete presente “You Could Be Mine” dei Guns ‘N’ Roses?), mentre il bridge e il chorus sono anthemici e catchy quel tanto da risollevarne le sorti, anche se non riesce a fare media con questa macchia purtroppo difficile da cancellare (non voglio demonizzarli, però la cosa è davvero troppo evidente).
L’album si chiude poi con “Lay Your Hair Down” e “Shake My Dancin’ Soul”, senza gloria né infamia.
In conclusione, “Like An Addiction” è un album ben suonato, prodotto tutto sommato bene (salvo la pecca delle chitarre ritmiche quasi più alte delle chitarre soliste durante gli assoli: se non è voluto è un erroraccio, se è voluto non lo condivido… tanto più che in generale le chitarre ritmiche sono parecchio altine in tutto l’album), non eccessivamente originale (quasi tutto mi dà l’idea del già sentito, per quanto capisco che sia difficilissimo oggi offrire qualcosa di veramente nuovo: massimo rispetto sempre e comunque per chi si propone con della musica inedita!), però l’importante è che quello che suonano, i Sandness, lo suonano bene. Consigliato ai rockettari.

Track by Track
  1. Artificial Lover 70
  2. Bad Things Cause Bad Things 60
  3. Don't Drop 65
  4. Darkness Around Me 70
  5. Dreamin' Is My Way 80
  6. Lia 80
  7. Pay What You Say 60
  8. Drinkin' Wine Under The Bridge 65
  9. No One Leaves Until The Dawn 50
  10. Lay Your Hair Down 60
  11. Shake My Dancin' Soul 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Andreas X » pubblicata il 20.04.2013. Articolo letto 2317 volte.

 

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