Sandness «Play Your Part» (2022)

Sandness «Play Your Part» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
24.05.2022

 

Visualizzazioni:
983

 

Band:
Sandness
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Titolo:
Play Your Part

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

Mark Denkley – Bass guitar, lead and backing vocals
Metyou ToMeatyou – Drums and backing vocals
Robby Luckets – Guitars, lead and backing vocals

 

Genere:
Hard Rock / Power Pop

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2022

 

Etichetta:
Rockshots Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

I SANDNESS, attivi dal 2010,  tornano in pista con un nuovo disco intitolato "Play your Part”, prodotto, mixato e masterizzato dalla mente esperta di Michele Guaitoli.
Play your part contiene ben dodici inediti e una cover dei KISS' "Turn On The Night".
La band afferma che questo lavoro è differente rispetto ai precedenti dato che hanno avuto, per fortuna o sfortuna, più tempo per dedicarsi con impegno alla scrittura delle canzoni contenute in esso e con Michele.
Uno stile più maturo che prende spunto da hard rock, classic rock, heavy metal, 70’s rock n’ roll, ma anche pop music a un livello più ampio.
Al di là dell’aspetto “tecnico”, i ragazzi vogliono che la gente si senta bene durante l’ascolto della loro musica, la quale ha lo scopo di portare positività in un periodo così difficile per tutti.

High Tide è il primo singolo estratto, influenzato dalle leggende del rock degli anni settanta con l’aggiunta del rock piano che dona quel tocco alla Elton John.
Detto questo, ascoltiamo con piacere questa novità che ha tutte le premesse per risultare interessante.

High tide ci immerge nel rock’n roll con un ritornello easy catching che è fatto per essere urlato e sostenuto, perfetto su un palco insomma; Today tonight e No Filter hanno un suono più chiaro e pulito che le rende fresche e moderne, il mood generale è positivo e mi hanno ricordato Bon Jovi a livello di melodia.
Someone so bad si muove sempre su sonorità rock piuttosto “leggere” e il pezzo risulta essere orecchiabile; Supernova è interpretata in maniera più accattivante, anche i cori sono inseriti per rimarcare questo aspetto e possiamo percepire in maniera chiara il lato heavy, seppur senza esagerazioni, della band.
Arriviamo ad All I’ve learnt, definibile come la classic (e temuta) ballad, tuttavia qui il risultato è convincente: c’è una certa dinamica e la voce del cantante si adatta ai vari momenti con la giusta versatilità senza risultare artefatto o stucchevole.
E’ subito energia con Be the one, ammiccante e allegra, dona un senso di libertà e apertura alla vita che personalmente ho gradito; Give it all ha una sorta di vena introspettiva coerente con quanto ascoltato sino ad ora, potrebbe anche essere proposta in chiave acustica e sarebbe comunque un buon brano.
Lights on mi ha ricordato parecchio i (The) Darkness, sarà per il chorus allegro e canzonatorio, ma non è per forza un punto a sfavore; The one who tricked the devil è energica, bello il lavoro svolto dalla chitarra sullo sfondo, sebbene rischi un pò di perdersi dietro un ritornello molto orecchiabile, oserei dire da stadio.
Bad company è sicuramente più graffiante, si avvicina maggiormente all’hard rock un pochino più diretto senza traccia di glam; Go with the flow è la perla da suonare dal vivo, niente da dire: allegra ma non superficiale, dinamica al punto da invogliarti a ballare e scuotere la testa.
Infine, ecco la cover dei Kiss, Turn on the night, che viene eseguita senza lode e senza infamia rimanendo fedele al resto delle canzoni.
Riassumendo, Play your part è un’opera fresca e ricolma di positività, in questo senso non c’è un solo attimo in cui ci si annoi e la sensazione generale è di aver ascoltato qualcosa di buono per l’anima.
Qui troviamo un rock chiaramente ispirato al passato, ma suonato in modo da risultare moderno, nulla di troppo elaborato ma ho apprezzato che non venisse ricercata chissà che “elevazione musicale” bensì venisse favorito un messaggio di leggerezza e ottimismo, senza scivolare nel banale o nel superficiale.
A mio parere i Sandness sono stati coerenti sotto tutti i punti di vista e hanno fatto un lavoro pulito e godibile, adatto a tutti.

Track by Track
  1. High Tide 75
  2. No Filter 70
  3. Someone So Bad 70
  4. Today Tonight 70
  5. Supernova 75
  6. All I’ve Learnt 70
  7. Be The One 70
  8. Give It All 70
  9. Lights On 70
  10. The One Who Tricked The Devil 75
  11. Bad Company 70
  12. Go With The Flow 75
  13. Turn On The Night (Kiss Cover – Bonus Track) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di reira » pubblicata il 24.05.2022. Articolo letto 983 volte.

 

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