Intervista: Buattitime

Nessuna Descrizione Dopo aver ascoltato il loro ultimo interessantissimo disco, il sottoscritto non avrebbe potuto non fare una chiacchierata con loro. Signori, a voi i Buattitime.

 

Ciao ragazzi e benvenuti sulle nostre pagine! Ho ascoltato il vostro disco diverse volte e ogni volta l’ho trovato eccellente! Siete stati una delle rivelazioni di diversi mesi fa, ci tengo a dirvelo. Ora, veniamo a noi. Che ne direste di iniziare parlandoci in generale del vostro gruppo? Come vi siete formati?

Mario :: Grazie mille per l’ospitalità! Ci fa molto piacere ti sia piaciuto! Beh, partiamo come un gruppo di amici che si conosce praticamente da sempre e che in un modo o nell’altro ha sempre suonato generi molto diversi e per divertirsi a deciso di suonare assieme. Partiamo come gruppo da studio...per passare nel giro di 15 giorni a gruppo live! Da lì dopo un mesetto o poco più uno dei nostri pezzi viene inserito in una compilation inglese. In seguito vinciamo un concorso per una radio di Manchester e poi una demo, molte date, un cd autoprodotto decisamente con molta elettronica. Quindi, arriva in formazione un batterista vero e nasce finalmente “Strong Antidots Against Love Soaps”.

Immagino che la registrazione di “Strong Antidots Against Love Soaps“ vi sia costata molto tempo e fatica. Ce ne volete parlare?

Mario :: Beh, il disco in realtà rispecchia secondo me quello che ci riesce meglio, cioè suonare. Effettivamente ogni pezzo è un discorso a sè stante, però non direi fatica...è questo che ci tiene legati, secondo me chiaramente: la voglia di mettersi alla prova. In particolare questo disco è un disco di evoluzione.

Nel disco ho riscontrato che ogni traccia è diversa e, passatemi il termine, strana. In pratica si tratta di un album imprevedibile. Siete stati vittime di ispirazioni del momento oppure avete effettuato una profonda ricerca sonora per giungere ad un risultato così?

Mario :: Dunque, bella domanda. Devo fare una premessa nei primi lavori non utilizzavamo batteristi reali, ma il nostro Paso creava basi su quello che veniva fatto con chitarre o basso. Era la struttura del pezzo embrionale. Questo in parole povere voleva dire ascoltare il pezzo finito prima di averlo fatto in toto. L’ultimo disco è una via di mezzo. Il prossimo avrà un’evoluzione ancora più primitiva, nel senso che, suonando assieme da anni, adoriamo le improvvisazioni e molte di queste sono diventati pezzi. Comunque la ricerca è costante.

Avete utilizzato molta elettronica per cui immagino siate ragazzi che ascoltano anche dischi che rispecchiano questo sound. Parlateci dei vostri ascolti preferiti.

Mario :: Quanto tempo ho? Scherzo! Guarda chiaramente tutti noi abbiamo ascolti diversi, non che questo c’abbia mai frenato nel proporre idee diverse, anzi. Però fai un po’ fatica. Vado a ruota? Radiohead, New Order ecc. Adesso passo il testimone a Paso.

Raccontateci un aneddoto simpatico che vi è capitato durante, non so, un concerto oppure dietro le quinte.

Paso :: Dunque, oltre ad essere il chitarrista sono anche l’addetto “aneddoti” della band. Da raccontare ce ne sarebbero veramente troppi, citerò solo i tre più famosi. Al terzo posto abbiamo un tipo, un ragazzo metallaro di Gorizia che, dopo aver assistito ad un nostro concerto dall’inizio alla fine, è venuto a cercarmi per dirmi “sai, ho ascoltato tutto il concerto, di fronte, e posso dirti con certezza che mi fate cagare”. Gli ho offerto da bere! Al secondo posto abbiamo il concerto che abbiamo fatto nascosti dietro un canneto (che un nostro amico era andato a tagliare sul rivale del fiume il pomeriggio) di fianco all’ingresso del locale: dovevamo fare la colonna sonora dal vivo del film “Microkosmos” e sul palco ci doveva stare per forza il proiettore. Al primo abbiamo la mitica craniata di Asia Argento. Quando abbiamo suonato all’Hana-Bi (Ravenna, n.d.a.) c’era anche lei a fare la dj. La sera, finito il nostro concerto, siamo rimasti a far chiacchiere insieme a Chris, ai Liars e ad Asia. La quale era abbastanza avanti coi lavori. Ad un certo punto si è alzata ed è corsa dentro al bar a prendere la borsa. Peccato che la saracinesca fosse chiusa.

Che opinione avete della scena rock/metal internazionale?

Paso :: Se da una parte abbiamo band che tentano di andare controcorrente proponendo uno stile musicale innovativo, tal volta di nicchia, ma sicuramente personale, dall’altro lato abbiamo band che, seguendo una determinata corrente commerciale, adeguano il proprio sound e stile a canoni ben precisi per arruffianarsi un numero maggiore di teenager. Ecco, se si tiene conto solo del primo insieme, allora posso dirti d’avere un ottima opinione della scena metal attuale.

Ritenete che il file sharing danneggi una band oppure che, in fin dei conti, possa aiutarla a raggiungere un po’ di popolarità, specialmente quando la stessa non è conosciuta per niente?

Paso :: Il file sharing è il risultato, non finale, di una cultura di scambio di informazioni, idee, commenti e spesso reciproco aiuto nata dall’avvento di internet. E’ ormai parte del nostro modo di pensare e comunicare, in maniera molto più libera e svincolata dalle regole sociali precostituite. Detto questo è chiaro che il file sharing, così come i social network, diventano una risorsa incredibile per tutti quegli artisti che vogliono condividere le proprie opere e farsi conoscere, il che è ovviamente controproducente per quelle multinazionali che invece vedono il proprio guadagno messo a repentaglio da chi non è legato a certi schemi di profitto. Ebbene: che si fottano.

Avete in programma qualche tour per quest’anno?

Paso :: Cercheremo di suonare come sempre il più possibile, anche perché la dimensione live è quella che ci piace di più.

Noi di Metalwave, detto francamente, ci aspettiamo del nuovo materiale da ascoltare e recensire. Avete già pensato a rilasciare un album o un EP per il futuro?

Paso :: Presto avrete molto materiale proveniente dalla famiglia Buattitime: entro fine anno registreremo quasi sicuramente qualcosa, senza contare che ognuno di noi ha progetti paralleli che sta portando avanti: Vins canta anche nei Doormen, il cui primo disco è uscito qualche giorno fa. Mingo suona nei She's Mad On Dancing, il cui primo disco ha visto la luce sempre sotto Hot Steel Records, e credo che vi piacerà molto. Io sono impegnato in concerti con le mie altre due band: i Void Of Sleep, con cui faccio stoner psichedelico, ed i Money For The Revolution, progetto di musica elettronica. E Mario...eheheh, ancora top secret!

Bene ragazzi. L’intervista termina qui. Volete aggiungere qualcos’altro?

Mario :: Grazie ragazzi, siete stati gentilissimi!
Paso :: Grazie mille e complimenti per i vostro lavoro, significa molto per noi!

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Intervista di Carnival Creation Articolo letto 1617 volte.

 


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