Ne Obliviscaris «Portal Of I» [2012]
Ne Obliviscaris
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Titolo:
Portal Of I
Nazione:
Australia
Formazione:
Xenoyr :: Lead Vocals & Lyrics
Tim Charles :: Violin & Clean Vocals
Benjamin Baret :: Lead Guitar
Matt Klavins :: Guitar
Brendan 'cygnus' Brown :: Bass
Nelson Barnes :: Drums
Genere:
Durata:
1h 11' 40"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Devo ammetterlo, esattamente come è scritto nel foglio illustrativo che accompagnava questo album, il Progressive Metal che propongono gli australiani Ne Obliviscaris effettivamente non è un tipo di musica che avevo mai avuto il piacere di ascoltare per cui il punteggio relativo all’originalità si alza vertiginosamente anche solo per tutto ciò.
Dopo l’EP datato 2007 (“The Aurora Veil”) la band originaria di Melbourne fa il grande passo dimostrando enormi doti compositive a livello di atmosfere e dimostra soprattutto di essere stata pronta per un debut album coi fiocchi che non potrà di certo passare inosservato nella scena mondiale anche grazie ad una produzione eccelsa, opera del sapiente Jens Bogren (Opeth, Ihsahn, Katatonia, Devin Townsend) che ha davvero fatto un lavoro davvero eccellente riuscendo a valorizzare ogni lato dei lunghi ed articolati brani dei nostri.
“Portal Of I” si trova sempre a cavallo tra gli Opeth più devastanti che abbiamo ascoltato e molte realtà Black e Death Metal moderne ma sempre senza mai ricordare direttamente entrambe le parti. C’è un’aria di malinconia generale che trasporta l’ascoltatore dall’inizio alla fine per questi abbondanti 70 minuti di disco ma soprattutto il platter andrebbe ascoltato lentamente ed assimilato una traccia per volta tanto sono lunghe (in media qui dieci minuti cada una) pena un ascolto caotico che non lascia nulla.
L’opethiana “Tapestry Of The Starless Abstract” fa da apripista per “Portal Of I” presentandoci ottime interpretazioni canore da parte del cantante principale (Xenoyr) dal growl facile e dalla disperazione Akerfeldtiana in diversi passaggi più devastanti, coiadiuvato da un musicista che fa davvero alzare le braccia quanto a bravura, Tim Charles, violinista eccezionale dotato di idee sopraffine e di grande apertura mentale (stiamo parlando pur sempre di un disco di metal estremo) oltre che di una voce in pulito dalla grande espressività. Conscio di ciò infonde al suo violino una magia irrinunciabile che viene applicata per tutto l’album ed il suo strumento, in più occasioni, ha il vanto di rappresentare una delle figure principali (in particolare “Forget Not” ma anche “And Plague Flowers The Kaleidoscope”).
Della sezione ritmica chitarra/basso/batteria c’è da dire poco ma in termini più che buoni: precisi, dinamici, grandi musicisti ma soprattutto legati assieme per generare un muro sonoro di difficile catalogazione dal momento che le frequenti sfuriate derivanti più che altro dal Death o Black Metal appaiono più che devastanti ma riescono ad assorbire tutto il romanticismo di un violino solitario che si trova a dover fare la parte della farfalla che svolazza su di un campo in fiamme. Tuttavia il risultato è soddisfacente e all’ascoltatore resta quel tanto che basta per non rimanere indifferente anche di fronte ai frequenti e repentini inserti acustici (del resto gli Opeth insegnano) in cui il violino, sempre protagonista, esegue dei passaggi e delle melodie che sanno di Progressive Rock al sapore vagamente tzigano ma dal gusto indubbio.
Per concludere -lo dico da pianista/tastierista- qui le tastiere avrebbero senz’altro disturbato e reso troppo pomposo il suono che, fin dall’inizio si preannuncia potentissimo e carico senza mai cessare il livello qualitativo.
Impossibile rinunciarvi. Tutti gli amanti del metal estremo suonato con classe sono chiamati a raccolta.
Track by Track
- Tapestry Of The Starless Abstract 90
- Xenoflux 85
- Of The Leper Butterflies 85
- Forget Not 85
- And Plague Flowers The Kaleidoscope 85
- As Icicles Fall 80
- Of Petrichor Weaves Black Noise 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 95
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
85Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1455 volte.
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