Northwinds «Winter» [2012]
Northwinds
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Titolo:
Winter
Nazione:
Francia
Formazione:
Vincent Niclas :: Vocals, Guitars, Bass
Thomas Bastide :: Guitars
Thomas Boivin :: Bass
Emmanuel Peyraud :: Keyboards
Sylvain Auvé :: Drums, Vocals
Genere:
Durata:
55' 49"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il quarto disco e non sentirlo. I Northwinds hanno un moniker che potrebbe richiamare Black o Folk Metal e invece sono una combo dell’Ile-de-France che si diletta fin dal lontano 1995 in musica di tutto rispetto proponendo composizioni articolatissime e che prevedono un Heavy Doom d’annata buona mescolato con del sapiente Progressive Rock settantiano e intromissioni Folk qua e là.
I suoni che ne ricavano sono ottimi e riescono a riportare con naturalezza la mente verso un mondo musicale che tantissimi hanno sempre apprezzato. L’operato dei Northwind è considerabile farina del loro sacco per un buon 70% nonostante i frequentissimi richiami a Pink Floyd (come nella lunghissima suite “Winter”), ai Black Sabbath nemmeno a dirlo ma anche a tutta visione psichedelica della musica che i nostri sanno personalizzare pur restando fedeli alla linea: “Gordon” è un perfetto esempio, mezza visionaria e mezza rock ‘n’ roll. Questo gioca in loro favore per quanto riguarda una coerenza generale ma mina considerevolmente su di un piano creativo..almeno all’inizio si potrebbe pensare in questo modo e invece, dopo un paio di ascolti, si può evincere benissimo che la band sa perfettamente giostrarsi tra brani più tirati in modo Heavy e continue occhiate a ciò che era bello e buono quarant’anni fa. Tanto di guadagnato per noi ascoltatori che riusciamo a farci un’esperienza niente male e per una volta senza dover ricorrere necessariamente ai grandi classici. Non tutto è perduto per il vecchio Progressive a quanto pare.
Nota di merito assoluta: il lavoro sui singoli suoni: eccellente davvero! Chitarre dai leggeri segni distorti si mescolano ad un basso profondo e preciso mentre drumming volutamente sporchi –quasi mono, potremmo coraggiosamente dire- sanno ben sottolineare i complessi passaggi vocali e un hammond divinamente suonato fa il resto ricordandoci un po’ il sound classico degli Iron Butterfly e similari.
Disco interessantissimo e da approfondire.
Track by Track
- Turned To Stone 75
- Land Of The Dead 75
- Last Chance 85
- Gordon 80
- Black Tower 80
- Winter 90
- Clear Windowpane 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 95
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
79Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1995 volte.
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