OHMphrey «Posthaste» [2012]
OHMphrey
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Titolo:
Posthaste
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Jake Cinninger : Guitar
Robertino Pagliari : Bass
Chris Poland : Guitar
Kris Myers : Drums
Joel Cummins : Keyboard
Genere:
Durata:
56' 38"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Questa è davvero bella! Un supergroup in cui militano membri di due band di altissimo livello: gli “Umphrey's McGee” e gli OHM. Nei primi compaiono il tastierista Joel Cummins, il chitarrista Jake Cinninger e il batterista Kris Myers mentre nei secondi un particolarmente ispirato Chris Poland (ex-Megadeth) assieme ad un bassista eccezionale, Robertino Pagliari.
Ecco presentato questo side-project incredibile in cui mentalità e provenienze musicali apparentemente diversissime si fondono per generare un divertentissimo e succulento Progressive Rock/Fusion a tratti leggermente Heavy-Fusion tanto che in talune occasioni mi hanno ricordato leggermente i Planet X meno accesi di suoni egli ultimi lavori di Derek Sherinian.
Senza sindacare sulla tecnica (che è ai massimi livelli a mio avviso) vorrei soffermarmi sul gusto e sullo stile di questo disco che appare piuttosto scanzonato - specie nei titoli dei brani – e che ci conferma la grande professionalità di musicisti che ormai non hanno effettivamente più nulla da dimostrare quando a bravura se non sfornare capolavori o quantomeno dischi qualitativamente buoni.
La fruibilità di “Posthaste” non è eccessiva; compaiono brani totalmente strumentali e dalla durata non indifferente oltre che due tracce estratte da un contesto live che arrivano addirittura a 20 minuti e che potrebbero risultare tediose per qualche orecchio ma per gli appassionati di Rock, Fusion, Prog e Blues difficilmente tutto ciò suonerà noioso.
I brani sono particolarmente intricati e partoriti da un songwriting ottimo e influenzato da molti mondi musicali anche diversi; ci si troverà sperduti tra riff Heavy Metal mai troppo graffianti, ritmiche Funk, soluzioni Fusion grazie ad un lavoro eccezionale di tastiere e piano elettrico e speciali assoli praticamente ovunque in cui, oltre alla bravura generale (che è ovvia in casi come questi), è indubbio il gran gusto estetico di scelta di suoni e di note.
A tratti sembra una lunga jam session ma questo accade solo per il fatto di ascoltare musica dettata più dalla passione che da finte e glaciali costruzioni, tuttavia c’è un estro e una coesistenza di universi paralleli impossibile da non apprezzare.
“E’ una questione di qualità” direbbero i CCCP.
Track by Track
- Devil's In The Details 90
- The Sun Also Rises 95
- Tom Bombadil 80
- The River Runs 95
- The Shoemaker's Back 85
- Ramona's Car Wash 90
- Reggaelic 85
- Firestarter 80
- 20/20 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 95
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 80
- Tecnica: 100
Giudizio Finale
86Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 794 volte.
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