Supreme Lord «Father Kaos » [2011]

Supreme Lord «Father Kaos» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Supreme Lord

Titolo:
Father Kaos

Nazione:
Polonia

Formazione:
Morbus :: Vocals, Guitars
Reyash :: Vocals, Bass
Zaala :: Drums

Genere:

Durata:
31' 32"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Un fatto certo è che coloro che si fanno fuori almeno due o tre dischi di (Brutal) Death Metal al giorno troveranno grande piacere nella seconda uscita su larga scala dei polacchi Supreme Lord giunti ormai ala messa a segno di questo Father Kaos, pubblicato nemmeno due mesi fa e giunto a noi di Metalwave soltanto ora.
E’ interessante notare come anche per certe band di grosso calibro e dalla tecnica non indifferente come i Supreme Lord, tutto sommato, la pasta sonora con cui i brani vengono costruiti appare sempre la stessa e non sono certo brani a velocità smisurata eseguiti con il massimo della precisione a incantarmi.
Fondamentalmente il recupero di stili, pattern e riff dei vecchi maestri del mestiere (Morbid Angel, Carcass, Deicide e Kataklysm per citarne solo una manciata) è sempre di casa all’intero di “Father Kaos” e l’inserimento di un paio di pezzi estrapolati dalla demo del 2006 e dalla cover degli Incantation, “Ritual”, non cambia di molto le carte in tavola.

Di growl noiosi, ripetitivi e profondi né è pieno il mondo e tale sorte tocca a questo platter che, seppur registrato in modo ottimo, non aggiunge né toglie assolutamente nulla ad un Death Metal suonato brutalmente, tecnicamente e dalla prevedibilità quasi scontata.
La Withing Hour punta molto sui Supreme Lord ma certamente ”Father Kaos” mi sembra più un prodotto finalizzato a coloro che conoscono poco o nulla del Death Metal in generale (per questo motivo potrebbe rappresentare addirittura un ottimo inizio per molti ragazzini) o inteso come l’ennesimo mattone uguale alle altre centinaia che vanno a formare il muro del Metal estremo.
Spiacente ma per me questo si traduce solo in noia e banalità pure.