Bleeding Red «Evolutionary Crown» [2012]
Bleeding Red
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Titolo:
Evolutionary Crown
Nazione:
Germania
Formazione:
Timo – Vocals, Guitars
Michael – Bass
Manuel – Guitars
Fabian – Drums
Genere:
Durata:
52' 17"
Formato:
EP
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Prendete un gruppo di allegri giovincelli tedeschi, aggiungeteli a una base thrash metal, mescolate vigorosamente l’impasto assieme a qualche cucchiaio di death, e mettete in forno per circa cinquanta minuti. Estraetelo, e aggiungete black a piacere. Fatto? Bene, congratulazioni: avete appena cucinato i Bleeding Red!
Con un disco all’attivo e una serie di attività live degne di grande rispetto, questi ragazzi hanno i numeri per fare grandi cose. Accendendo il lettore, siamo aggrediti da canzoni che mischiano insieme la cattiveria dei tre generi nel modo più eterogeneo possibile. Sono black? Sono death? Sono thrash? Una delimitazione marcata è difficile, tanto rapido è il passaggio da un linguaggio all’altro e tanto essi sono usati assieme nello stesso tempo. Di sicuro sono bravi: buona capacità compositiva, già denotata dal saper gestire insieme questi tre generi, unita a tecnica e voce, canonicamente, sporca come un cadavere rotolato nel fango. Plettrato veloce, linee di chitarra che si sovrappongono, stacchi e rallentamenti molto efficaci, un tripudio di doppio pedale per la gioia dei metallari cattivi ma ancora attaccati alle sonorità tutto sommato comprensibili.
Non è tutto rose e fiori. La scrittura delle canzoni, per quanto magistrale, suona un po’ ripetitiva nel lungo periodo, e le liriche sono abbastanza semplicistiche, ma si passa volentieri oltre queste piccole inconvenienze, soprattutto durante un concerto. Pogare, pogare e pogare sembra infatti essere l’invito che ci viene rivolto durante l’ascolto del disco, e a giudicare l’enorme mole di live da loro compiuti ci sono abbastanza indizi per consigliare un approfondimento. Caldamente.
Un lavoro discreto anche sul piano qualitativo, con una buona pulizia dei suoni e nessuno strumento che si perda nell’impasto, a cui sono occasionalmente aggiunte delle tastiere per sottofondo. Peccano parecchio alcune imprecisioni e sbavature nella registrazione,e l’eccesso, almeno a mio avviso, della voce a effetto trasmissione radio. Ma beh, sapete come si dice: de gustibus...
Alla fine, il disco si apprezza parecchio, nonostante ci sia un leggerissimo senso di immaturità nelle canzoni più ripetitive. Resta in bocca la voglia di vederli in azione su un palcoscenico, assieme a un gruppo di amici e tanta, tanta birra...
Track by Track
- Bloodforce 80
- Nameless 85
- Running Man 75
- Wasted Screams 80
- Unmaster 75
- Thoughtcrime 75
- Calm Before the Storm 75
- Involution 75
- Frequencies 85
- Tritoxine Alleine 80
- Goddess of Black 85
- Calling 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
80Recensione di MrSteve pubblicata il --. Articolo letto 723 volte.
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