The Handful «Wooden Indian» [2010]
The Handful
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Titolo:
Wooden Indian
Nazione:
Usa
Formazione:
Mark Duda :: Vocals, Guitars
Matt Watkins :: Guitars, Sax on track 3
Jason Mischel :: Bass, Piano, Hammond, Percussions, Trumpet on track 3
Reben Badillo :: Drums, Percussions
Andrew Duda :: Backing Vocals, Lead Vocals on track 12
Guests:
Kirby Watkins :: Guitars on track 10 and 13
Jim Lemaire :: Harmonica on track 10
Genere:
Durata:
53' 7"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Fa piacere, ogni tanto, farsi un ascolto di una band rock americana che, seppur non aggiungendo né togliendo nulla e quindi restando su di una dimensione di originalità sufficiente, riesce sia a convincere che a lasciare il segno. The Handful è composta da professionisti che sono sempre stati nutriti a pane e rock da una vita e che posseggono l’energia adatta per poter fare grandi cose, anche per il grande pubblico.
“Wooden Indian” è una prova concreta di tutto questo e, sebbene sia datato 2010 e sia giunto a noi soltanto ora, rappresenta uno di quei classici dischi in cui ogni strumento più la voce fanno fuoco e fiamme e che potrebbero potenzialmente girare nel nostro autoradio per settimane. Perfetti sia per una colonna sonora da viaggio sia per fare jogging selvaggio sia come ascolto in penombra ad occhi chiusi sognando di essere su un grande palco e fomentarsi nella fantasia.
Inutile stare a confrontarli con decine o addirittura centinaia di altre band del genere perché non ne usciremmo se non, forse, domattina per cui vi basti pensare che se, gli deste una possibilità d’ascolto, avreste tra le mani un disco dal buon valore e che farebbe la felicità un po’ di tutti. Voci graffianti e potenti, tante chitarre sia acustiche che elettriche, dotate di drive o meno, un saggio e “decongestionante” hammond che fa il suo dovere un po’ ovunque aiutato da un preciso e ispirato pianoforte mentre decine di assoli di chitarra, fiati, organo e un basso presente e molto protagonista fanno il resto. E’ un piacere per le orecchie e non sempre in questi tempi si ha la possibilità di poter dare un ascolto a qualcosa di così genuino ancora non contaminato da discutibili intromissioni mainstream. Questo è Rock, semplice e semplicemente Rock, di quello che non muore mai.
Track by Track
- Walk Into The Light 70
- Wooden Indian 70
- The Key 75
- Shiver 75
- Tucked Away 70
- Lines Are Down 65
- Your Loss Is Freedom 75
- Let Me Bleed 75
- Ashes 75
- Grip 75
- Ain't No Way 70
- Another Year 70
- Holy Roller 65
- Junkie 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
72Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1610 volte.
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