Cyperus «Blow It Out Your Ass» [2011]
Cyperus
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Titolo:
Blow It Out Your Ass
Nazione:
U.s.a.
Formazione:
Randy Keller - Bass
Scott Munger - Drums
Jason Celestine - Guitars
Bruce Roderick - Vocals
Genere:
Durata:
1h 10' 8"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nell'affollato mercato discografico da qualche anno a questa parte si è cominciato a radicare un nuovo fenomeno, del tutto nostalgico ed estraneo ai trend: sto parlando delle etichette che decidono di specializzarsi in ristampe (o ancora più spesso, prime stampe ufficiali) di gruppi che non hanno mai goduto di attenzioni particolari all'epoca della loro attività. Tra queste troviamo la greca Arkeyn Steel Records, che ci presenta (tra i tanti altri) i Cyperus. La compilation in questione comprende tutto il materiale dei primi due demo della band, a cavallo tra il 1986 ed il 1991, ed è facilmente inquadrabile come progressive metal. Ovviamente è una definizione che va contestualizzata: non siamo neanche di striscio nei territori del virtuosismo esasperato, bensì in epoche e luoghi di contaminazione degli stilemi classici dell'epoca. Ecco quindi un insieme di heavy e power (americano) ed incursioni thrash che prende tanto ma tanto spunto da gruppi che a quei tempi già potevano essere considerati dei colossi, come Fates Warning, Metal Church e Queensryche. Materiale acerbo, senza dubbio (si tratta appunto delle primissime composizioni della band) ma che già faceva presagire un potenziale da sfruttare, e che nell'arco della loro carriera gli fruttò dei tour di supporto a nomi come Alice in Chains, Defiance o i già citati Metal Church.
Però bisogna riconoscere anche i limiti dei Cyperus: il loro approccio non possedeva nulla di particolarmente innovativo rispetto a quanto già fatto, o a quanto si stava tentando (vedasi i nascenti Psychotic Waltz oppure i lavori della "seconda era" dei Voivod) e quindi la strada dell'oblio con gli occhi di oggi non può apparire come qualcosa di inaspettato. Ciò non significa che questa compilation non abbia senso: pezzi come "Mad Henry" e "Local 517" non possono non piacere agli appassionati di certe sonorità, ma il limite di questo tipo di offerta discografica forse è proprio questo. Piccole gemme per cultori, ma che (rischio riscontrabile in qualsiasi corrente musicale comunque) sono condannate a non brillare mai del tutto di luce propria.
Allo stesso tempo bisogna rispettare il difficile lavoro della label nella scelta degli artisti da recuperare (visto che la stessa Arkeyn Steel ci ha regalato una ristampa dello strepitoso "Circles And Butterflies" dei The Last Things) e non essere troppo severi, considerate tutte le condizioni in cui si trovavano ad operare i Cyperus. Discretamente promossi anche loro quindi, sicuramente con qualche lacrimuccia da parte dei metallari che possono ricordare un'epoca più memorabile di quella odierna.
Track by Track
- Judgement Day 75
- Promised Land 70
- Black As Night 75
- Time To Make Time 75
- Mr. Only 70
- Oppressor 70
- Local 517 75
- Hot Dice 75
- Mad Henry 75
- Intro 70
- Blizzard Crusade 70
- No Mercy 70
- Ode To Omen 70
- Bedlam 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
71Recensione di HeavyGabry pubblicata il --. Articolo letto 748 volte.
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