Tyrael «Der Wald Ist Mein Zuhause» [2011]
Tyrael
![[MetalWave] Invia una email a Tyrael](icone/email_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tyrael](icone/home_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tyrael](icone/fb_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Tyrael](icone/ms_ico3.png)
Titolo:
Der Wald Ist Mein Zuhause
Nazione:
Germania
Formazione:
Joschka - lead vocals
Holger - bass, backing vocals
Sven - guitar, backing vocals
Fabian - guitar
Mario - drums
Genere:
Durata:
43' 18"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dalla Germania arrivano ancora album registrati con grande ruvidezza e genuinità, lontani dalle patinature e dagli studio scandinavo-style che piacciono tanto ai novellini Nightwish-oriented, ma che non soddisfano me, duro e puro metallaro (ah, sì, e tutti quelli come me, ecco...); questa per me è già una peculiarità di grande rilievo.
I tedeschi Tyrael sono di sicuro degli appassionati di tematiche naturalistiche e si inseriscono con semplicità tra qui gruppi death/black metal affascinati da sonorità pagane ed epiche; nonostante questo il gruppo elabora un album solido e gradevole, in primo luogo merito di arrangiamenti fitti, ma diretti, che permettono di apprezzare immediatamente ogni traccia, senza per questo risultare ruffiani.
Trattandosi di un debutto, per di più autoprodotto, è facile aspettarsi ingenuità e diversi momenti riempitivi, ma si intravede in diverse occasioni una capacità compositiva ben focalizzata che promette bene; i rari momenti acustici andrebbero ampliati ed inseriti più frequentemente con l'intento di creare più tensione, evitando quindi di annoiare, ma le parti metalliche che si dividono tra riff più “allegri” e “ballabili” ed altri più drammatici, sono il loro punto forte.
Il trittico costituito da “Wo Sind Die Meinen?”, “Gebrochenes Eis” e “Erlkoenig” e posto dopo la metà del disco offre il fior fiore delle loro capacità; il primo brano è un ispirato intermezzo acustico dai toni solenni che ci porta direttamente alla traccia successiva, potente e con un buon lavoro di chitarre. Il pezzo finale si regge su riff enfatici e avvincenti, un buon groove e diversi cambi di atmosfera, movenza questa tipica della band.
Da notare inoltre la buona performance di ogni componente della band, su cui spicca il canto straziato – veramente mostruoso - in grado di comunicare con estrema violenza, al pari della parte strumentale. Col tempo avranno occasione di maturare e forse ne sentiremo ancora parlare, per il momento abbiamo per le mani un album notevole, apprezzabile anche da puristi del black o del death metal.
Track by Track
- To Isengard 70
- Throne Of God 75
- Der Jaeger 75
- Sonnige Tage 70
- Gedankenfluß 75
- Traum der Wirklichkkeit 75
- Wo sind die Meinen 75
- Gebrochenes Eis 75
- Erlkonig 70
- Der Wald ist mein Zuhause 70
- Des Rabens Andacht 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 858 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.